Protesta dei genitori per salvare la classe prima alla scuola Ugo Foscolo di Varese

La protesta si concentra sul diritto delle famiglie a una scelta scolastica che rispetti le loro necessità, e sulla speranza di una soluzione che permetta di avviare la classe prima alla Foscolo, garantendo così la continuità educativa per i bambini (foto d'archivio)

VARESE – Un gruppo di genitori promuove una protesta per chiedere la riattivazione della classe prima alla scuola Ugo Foscolo di Varese, dopo aver ricevuto la comunicazione che il progetto per la nuova prima elementare è stato annullato.

Secondo quanto raccontano i genitori, avevano ricevuto la conferma tramite il sito del Ministero dell’Istruzione che la classe sarebbe partita regolarmente, ma lunedì scorso è arrivata una notizia inaspettata: la segreteria dell’Ufficio Scolastico Territoriale (UST) ha comunicato che i bambini iscritti alla Foscolo avrebbero dovuto scegliere altre scuole, come le Medea o le Parini.

La protesta nasce proprio da questa situazione. Una delle mamme, partecipante al sit-in, ha spiegato che le altre scuole della zona sono ormai al completo, rendendo impossibile anche la seconda scelta di iscrizione che era stata selezionata tramite il Ministero. «Abbiamo già scritto al provveditore senza ricevere risposta», ha aggiunto la mamma. Il cambiamento dell’assegnazione scolastica ha causato disagi alle famiglie, molte delle quali avevano scelto la Foscolo per motivi pratici, come la vicinanza alla propria residenza o la necessità di avere tutti i figli nella stessa scuola.

Inoltre, alcuni genitori non possiedono un’auto e utilizzano i mezzi pubblici per spostarsi. Portare i bambini in scuole diverse, come accadrebbe nel caso in cui la classe prima della Foscolo non venisse riattivata, rappresenterebbe un grosso problema logístico.

Secondo i genitori, la decisione di non avviare la prima elementare sarebbe stata presa dal provveditore e non dal Ministero, e per questo motivo ritengono che la comunicazione ricevuta inizialmente sia ancora valida. Per questo motivo, hanno deciso di organizzare una manifestazione pacifica davanti agli uffici scolastici di via Copelli, con l’auspicio di ottenere risposte chiare e soddisfacenti riguardo al futuro dei propri figli.