Prova a corrompere il commercialista promettendogli in cambio due Rolex

Un imprenditore di Cassano Magnago voleva assicurarsi a tutti i costi l’asta per due capannoni oggetto di una procedura fallimentare

Aveva promesso dei rolex per vincere l’asta: un imprenditore di Cassano Magnago è finito in manette nelle ultime ore. Nella mattinata di ieri, infatti, i carabinieri del nucleo investigativo di Varese hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di un imprenditore edile di Cassano Magnago.

L’indagine avviata da parte dei militari dell’Arma è partita dalla denuncia di un curatore fallimentare nel mese di maggio del 2016. Nel giro di pochi mesi l’attività investigativa è stata completata.

Secondo la ricostruzione investigativa, l’imprenditore era stato raggiunto nel suo ufficio dall’arrestato. L’uomo, un 59enne già noto alle forze dell’ordine, originario di Alcamo in provincia di Trapani, che all’epoca dei fatti si trovava in regime di affidamento in prova ai servizi sociali, si era recato allo studio della vittima, un commercialista di Gallarate, chiedendogli informazioni circa gli immobili di proprietà di un società di cui il commercialista stava trattando il fallimento. Una faccenda che evidentemente gli avrebbe fruttato un bel gruzzolo.

Nonostante il cortese rifiuto della vittima, l’imprenditore aveva insistito, rincarando la dose ed arrivando subito al nodo centrale della questione: interessato a due capannoni oggetto della procedura fallimentare, avrebbe chiesto al curatore di agevolare l’asta per farglieli acquistare, promettendogli due Rolex Daytona o, in alternativa, la somma di 300.000 euro in contanti.

Il commercialista ha invitato l’uomo quindi ad uscire dal suo studio e, estrapolate le immagini dall’impianto di videosorveglianza dei suoi uffici, ha consegnato tutto il materiale agli inquirenti sporgendo denuncia come vittima di tentata corruzione.

L’attività ha avuto successo grazie all’integerrimo professionista che anche di fronte a una cifra piuttosto importante ha dimostrato grande fermezza, non cedendo di fronte a nessuna seppur allettante proposta.

Il professionista è andato addirittura oltre denunciando pubblicamente quanto accaduto all’interno del suo ufficio. L’arrestato è stato raggiunto dal provvedimento di cattura mentre si trovava già detenuto all’interno della casa circondariale di Busto Arsizio.