VARESE – Saranno Emanuele Antonelli e Marco Magrini a sfidarsi per la Presidenza della Provincia di Varese. Alle elezioni, che si terranno domenica 29 gennaio, parteciperanno i sindaci e i consiglieri comunali della provincia con sistema di voto ponderato, cioè calcolato in proporzione alla popolazione del singolo Comune e delle fascia elettorale relativa.
I candidati alla guida dell’Ente dunque sono Antonelli, sindaco di Busto Arsizio e attuale presidente, per il centrodestra, e Magrini, primo cittadino di Masciago Primo e Consigliere provinciale. civico sostenuto da Pd e Terzo Polo. I due nomi sono stati presentati nei due giorni previsti dalle disposizioni in materia.
Una sfida aperta, che ha visto una sorta di turno preliminare per quanto riguardava le firme raccolte tra i consigliere. E qui la vittoria va all’attuale presidente che ne ha raccolte 380 contro le 350 dello sfidante, nulla di irreparabile ma una tendenza da non trascurare.
Sulla candidatura di Antonelli il centrodestra ha diramato una nota firmata dai referenti provinciali dei partiti e dei movimenti civici Andrea Pellicini (Fratelli d’Italia), Andrea Cassani (Lega), Giuseppe Taldone (Forza Italia), Leslie Mulas (Lombardia Ideale) e Mattia Premazzi (Noi Moderati)
Grande prova di militanza degli amministratori locali del centrodestra che, in pochi giorni, hanno raccolto oltre 300 firme di consiglieri comunali a sostegno della candidatura di Emanuele Antonelli a presidente della provincia di Varese. È stato un lavoro corale portato avanti con autentico spirito di squadra. Siamo quindi pronti per depositare ufficialmente la documentazione prescritta per la candidatura e ad iniziare la campagna elettorale per le elezioni del 29 gennaio. Si riparte sulla base degli importantissimi risultati ottenuti dall’amministrazione Antonelli, capace di risanare i conti dell’ente e di avviare significativi investimenti sul territorio provinciale.
Da parte sua Marco Magrini ha commentato così, esponendo le sue idee e i suoi programmi
Dopo otto anni da quella riforma, e tanti errori fatti ai diversi livelli di governo, possiamo dire che la Casa dei Comuni della provincia di Varese è un progetto tutt’altro che compiuto. Un territorio però come il nostro ha la necessità di una Provincia in grado di fare sistema insieme alle quattro grandi città. Ha bisogno di un ente intermedio che supporti e affianchi i Comuni medio/piccoli nei rapporti con la Regione, il Governo e le grandi realtà economico sociali. Un ente in grado di svolgere un ruolo da protagonista verso l’autonomia differenziata secondo gli articoli 116 e 117 della costituzione. Una governance che parta dalla costituzione delle aree omogenee, istituite all’unanimità dallo statuto provinciale nel 2015 ma che ad oggi non hanno ancora visto la luce.
In questi anni da amministratore civico in consiglio provinciale ho maturato la convinzione che un ente complesso di secondo livello funziona se è preservato da muscolari contrapposizioni di parte, e d’altra parte, se è invece alimentato dal confronto di idee per il futuro del nostro territorio. La concretezza e il senso di comunità degli amministratori comunali sono la linfa necessaria. Per questo motivo ho raccolto l’invito di molti amministratori civici alla candidatura alla Presidenza della Provincia.
Lo faccio da civico e con l’obiettivo di fare finalmente della Provincia una vera “Casa dei Comuni”. Ringrazio gli amministratori che hanno sottoscritto la candidatura e hanno mostrato interesse sul progetto, il gruppo degli amministratori civici ed il Partito Democratico della provincia di Varese, con il gruppo degli Amministratori Civici e Democratici, che ha condiviso la natura assolutamente civica della mia candidatura e con il quale ci siamo trovati d’intesa sulle idee e sulle proposte per interpretare al meglio il ruolo di Ente di Area Vasta e Casa dei Comuni.