La nuova giunta provinciale di Varese è ormai definita e vede concretizzarsi il papocchio all’italiana, l’inciucio che nessuno voleva, che Forza Italia e il Pd smentivano sdegnate, e che alla fine – ça va sans dire – è arrivato eccome.
Oggi, venerdì 25 ottobre, verrà ufficializzato l’esecutivo guidato dal presidente Marco Magrini, dopo settimane di trattative intense. La vicepresidenza, insieme alla delega all’Edilizia scolastica, andrà al forzista Giacomo Iametti di Cardano al Campo. Mattia Premazzi (in quota Noi Moderati), che era in corsa per il ruolo di vicepresidente, ha ottenuto invece la delega al Bilancio e agli Organismi partecipati.
Matteo Marchesi (Italia Viva) si occuperà di Cultura e Turismo, mentre a Enrico Vettori (Forza Italia) sono state assegnate le deleghe al Sistema idrico integrato, ai rapporti con le società Alfa e Ato, e all’Aqst lago di Varese.
Pierluigi Gilli, presidente del consiglio comunale di Saronno, avrà la responsabilità del Trasporto pubblico locale, degli Affari generali e dell’Autonomia differenziata. Nella lista Provincia al Centro, la Protezione civile rimane temporaneamente nelle mani del presidente Magrini.
Il Partito Democratico ha ottenuto importanti deleghe: Alessandra Agostini gestirà il Supporto ai Comuni e le Pari opportunità, mentre Stefano Bellaria sarà responsabile della Transizione ecologica, con competenze su Ptcp, Malpensa e Ambiente. Michele Di Toro si occuperà dei Grandi eventi, Carmelo Lauricella di Formazione, Lavoro e Inclusione, e Fabio Passera avrà la responsabilità di Viabilità e Infrastrutture.
La composizione della giunta rivela una forte impronta di Forza Italia, che ha consolidato il suo impegno in una maggioranza trasversale, rompendo (gli alleati parlano di tradimento, ndr) gli schemi classici del centrodestra. Il PD ha scelto di concentrarsi su aree concrete e strategiche, rinunciando però alla vicepresidenza.