Vergiate Tre morti in due mesi: un dato che la dice lunga sulla pericolosità della Provinciale 47. L’ultima croce giovedì all’ora di cena, quando il pensionato di 66 anni Guerino Vigarella è stato travolto e ucciso mentre attraversava la strada per tornare a casa.
Il giorno dopo il drammatico incidente è la sorella della vittima a rinnovare l’appello affinché l’arteria viabilistica venga messa in sicurezza: «Qui non c’è attraversamento pedonale; non c’è luce. E la fermata del bus è
in un punto pericoloso a sua volta».
Lungo la stessa strada lo scorso ottobre hanno perso la vita Michele Perruolo, 31 anni di Azzate, travolto da un’auto mentre in moto percorreva la provinciale, e Raffaella Panza, 20 anni, di Mercallo, l’auto guidata dal fidanzato si è schiantata contro un albero in una notte di pioggia. Altro problema: la velocità. «Corrono – dicono i residenti – In più non ci sono attraversamenti pedonali ed è tutto buio. D’inverno nessuno può vedere un pedone o un ciclista che sta attraversando».
L’articolo completo sul giornale in edicola sabato 8 dicembre
f.artina
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