CARONNO PERTUSELLA Dopo aver lavorato in un centro benessere di Saronno, aveva deciso di professarsi “dottoressa”, senza alcun titolo né abilitazione riconosciuta, praticando da anni psicoanalisi, ipnosi e terapie e prescrivendo farmaci e trattamenti ad ignari pazienti che ritenevano di essere al cospetto di una affermata professionista. E’ stata scoperta e denunciata dalla Guardia di Finanza di Saronno, che, sulla base del riscontrato pagamento “in nero” di molte delle prestazioni, ha avviato anche un controllo fiscale ipotizzando un’evasione di oltre 300mila euro.
Si professava da circa dieci anni psicologa, senza alcun titolo, una cinquantenne di Caronno Pertusella, ed aveva allestito un vero e proprio studio professionale all’interno della sua abitazione, pronto ad accogliere i numerosi pazienti affetti da problemi psichici che la credevano una esperta professionista e cui lei praticava sedute di psicoanalisi, ipnosi regressive e addirittura prescriveva farmaci e altre cure, cure e terapie che invece sembravano arrecare ulteriori gravi problemi ai pazienti su cui lei, tuttavia, esercitava una grande influenza e che, ai peggioramenti, consigliava l’acquisto e l’uso di feticci e pietre che lei vendeva al fine di superare la malattia.
Numerosi pazienti, a quel punto, hanno manifestato dubbi sulle qualità della “professionista”, e, vedendosi aggravare il proprio stato anziché migliorare, si sono prima rivolti a “veri” psicologi, che, resosi conto delle terapie sbagliate, hanno dovuto porre rimedio ai danni causati dalla falsa professionista, poi alle Autorità.
Subito, per la gravità della situazione, la Procura della Repubblica di Busto Arsizio e la Guardia di Finanza hanno avviato le indagini, scoprendo l’assenza di alcun titolo od abilitazione ad esercitare la delicata professione da parte della donna, che è stata denunciata.
La Fiamme Gialle, inoltre, visto che le “sedute” venivano spesso pagate in nero, e che molti clienti sono stati in cura anche due-tre anni, stanno ricostruendo il reddito reale della “psicologa” che sarebbe stimato, per gli ultimi 5 anni di attività, tra i 200.000 ed i 400.000 euro, cui aggiungere le vendite di amuleti “benefici”, a fronte di un reddito dichiarato, per gli tutti gli anni, di circa soli 25.000 euro, con una media di reddito dichiarato pari a circa 5/6000 all’anno e, nel contempo, al possesso da parte della “professionista” di ben 7 immobili, a Bari, Varese e Milano, sui quali cui si sta concentrando l’attenzione degli investigatori.
e.marletta
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