Pro Patria, ripartenza obbligata: Bolzoni al debutto sul campo dell’Arzignano

Il nuovo tecnico prende in mano una squadra in difficoltà ma chiamata a reagire subito. Turotti difende la scelta, domenica sera un test chiave per la corsa salvezza.

«Abbiamo scelto Francesco Bolzoni perché conosce bene l’ambiente, i giocatori e il momento della squadra». Così il direttore sportivo Sandro Turotti ha presentato il nuovo allenatore della Pro Patria, chiamato a raccogliere l’eredità di Leandro Greco in una fase delicata della stagione. Una scelta condivisa anche dalla proprietà, come confermato dalla presenza di Rosanna Zema, in rappresentanza di Finnat, socio di minoranza che negli ultimi giorni ha ribadito il proprio sostegno a Patrizia Testa.

Bolzoni arriva con idee chiare e senza esitazioni: «Non ho avuto ripensamenti. So bene cosa trovo, malumori compresi, perché sono stato un calciatore. Ma da quando sono in campo i giocatori devono seguirmi: ora la responsabilità è mia». Il nuovo tecnico guarda subito avanti: «Affrontiamo una squadra in un buon momento, ma noi dobbiamo avere per forza voglia di riscatto. Chi scenderà in campo al posto degli squalificati darà il massimo, ne sono convinto».

Vigilia delicata

Il debutto del nuovo corso è fissato per domenica 14 dicembre alle 20.30 allo stadio “Tommaso Dal Molin” di Arzignano Valchiampo. Una trasferta complessa, contro una formazione in crescita e reduce da tre risultati utili consecutivi sotto la guida di Daniele Di Donato, arrivato da sei giornate e già capace di raccogliere 8 punti. I veneti sono ora a quota 18, fuori dalla zona playout e con sei lunghezze di vantaggio sui tigrotti.

La Pro Patria, ferma a 12 punti, è invece chiamata a fare bottino pieno non solo ad Arzignano, ma anche nell’ultima gara del girone d’andata contro il Renate, prima della sosta natalizia. Bolzoni dovrà però fare i conti con assenze pesanti: saranno indisponibili per squalifica Dimarco, Di Munno e Bagatti, mentre tra i padroni di casa mancherà il centrocampista Castegnaro.

Numeri che pesano

La sfida mette di fronte due delle difese più perforate del Girone A: 26 gol subiti dalla Pro Patria, 28 dall’Arzignano. I giallazzurri, però, compensano con un attacco prolifico (21 reti), mentre i biancoblù restano il peggior reparto offensivo del campionato con appena 13 gol segnati.

Non mancano però i protagonisti: da una parte Mattia Minesso, dall’altra Ferdinando Mastroianni, entrambi a quota 7 reti e nel gruppo di testa della classifica marcatori.

I precedenti parlano di equilibrio: sei confronti complessivi, con due successi bustocchi, uno veneto e tre pareggi. Nella scorsa stagione una vittoria per parte, sempre per 1-0. Domenica, però, il passato conta poco: per la Pro Patria è già tempo di punti pesanti e di risposte immediate.