Moberg e un fischio contestato gelano i Mastini all’overtime

Il Varese lotta con coraggio nonostante le assenze, rimonta due volte il Fiemme ma paga una penalità giudicata ingiusta a 62’22”.

CAVALESE (TO) – È una serata che lascia più rabbia che rammarico quella dei Mastini, caduti all’overtime sul ghiaccio del Fiemme al termine di una partita tirata, veloce e segnata da episodi destinati a far discutere. Il 4-3 finale arriva infatti su un power play scaturito da una penalità che il Varese ritiene inesistente: due minuti contro Bertin, quando in molti hanno visto l’esatto contrario, ossia un intralcio sul difensore giallonero lanciato verso la panchina. Da quel fischio nasce l’azione che regala a Moberg – già dominante per l’intera serata – la tripletta decisiva.

Eppure il Varese aveva costruito una gara di carattere, presentandosi a ranghi ridotti: fuori Piroso, destinato a un’assenza lunga e dolorosa, e con Tilaro, Re e Vanetti ancora ai box. Da Rin disegna allora un primo blocco inedito con Xamin, Mazzacane e Borghi, una linea che per abnegazione e sacrificio si guadagna applausi e sostanza.

La partita si accende già nel primo tempo, quando una deviazione di Michael Mazzacane ristabilisce subito gli equilibri dopo l’iniziale spunto del Fiemme. Il Varese gioca sciolto, crea, insiste e nel secondo periodo capitalizza la sua pressione con un tocco di classe di Marcello Borghi su assist di Terzago: un gol che fotografa il miglior hockey dei gialloneri, padroni del ghiaccio per larghi tratti e probabilmente meritevoli di più.

Ma Moberg non è tipo da restare a guardare. Con due fiammate riporta il punteggio sul 2-2 e spalanca un terzo periodo da brividi, un continuo ribaltamento di fronte dove ogni cambio può essere quello buono. Pisarenko è decisivo con un intervento monumentale su Felicetti durante un penalty killing che tiene in vita i Mastini, mentre dall’altra parte Tononi chiude ogni fenditura, legittimando l’approdo all’overtime.

E lì, nel momento in cui servirebbe equilibrio, arriva invece il fischio che spacca la partita. Penalità a Bertin, il Varese insorge, il Fiemme ringrazia e Moberg, ancora lui, trova il varco che pesa come una sentenza.

La sconfitta brucia, anche perché i gialloneri avevano dato tutto ciò che avevano nelle gambe dopo la battaglia con la Valpe di due giorni prima. Si vede la fatica della seconda linea, dominante per settimane, ma si vede anche una squadra viva, compatta, che non torna mai indietro di un centimetro. Il Caldaro allunga, è vero, ma il Varese esce dal ghiaccio a testa alta e con la sensazione di essere ancora pienamente in corsa.

Ora servirà ricaricare le energie: domenica alla Acinque Ice Arena arriva l’Alleghe, secondo in classifica. Un’altra serata da Mastini veri. Continuiamo a crederci.

Il tabellino

Fiemme-Varese 3-2 (1-1, 1-1, 0-0, 1-0)
Reti: 14’22” Moberg (De Baldo) 1-0, 19’57” M.Mazzacane (Xamin, Makinen) 1-1; 38’10” M.Borghi (Terzago) 1-2, 39’47” Moberg (Makela, Raskin) 2-2; 62’22” Moberg (Willeit, Makela) 3-2 in sup.
Fiemme: Tononi (Calvi); Willeit, Raskin, Moberg, Makela, De Baldo; Tessadri, Bonelli, Weber, Chelodi, Bortolotti; Goldner, Lazzeri, Ghizzo, Nicolao, Odorizzi; Felicetti, Brancaglion. Coach: Loris Vicenzi.
Varese: Pisarenko (F.Matonti); Schina, Crivellari, Xamin, M.Mazzacane, Marcello Borghi; Makinen, Bertin, Terzago, Bastille, Perino; Erik Mazzacane, M.Matonti, Fornasetti, Venturi, Pietro Borghi; Peterson. Coach: Massimo Da Rin.
Arbitri: Mirco Fabrizio Da Pian, Alexander Wiest (Alberto Plancher, Marco Soia)
Note – Tiri Fie 50, Va 38. Penalità Fie 6′, Va 12′. Spettatori: 400.