CASTRONNO – I ladri gli hanno fatto visita in casa due volte nel giro di tre settimana: il primo furto è avvenuto intorno alla fine dell’anno, la seconda incursione si è registrata nell’ultimo fine settimana, sabato. Lo sventurato cittadino vive a Castronno nella zona di via Roma. Una “calamita” per i ladri in cerca di un ricco bottino, ma che al contrario hanno dovuto abbandonare l’abitazione a mani vuote visto che nel secondo caso, ormai non c’era già più nulla da portare via. Un dettaglio non da poco, che potrebbe dare una dimensione precisa del furto e cioè che a colpire potrebbero essere stati soggetti diversi. Stessa professione: scassinatori, ma molto probabilmente identità diverse.
Fatto sta che l’abitazione ha evidentemente raccolto l’attenzione sia dei primi scassinatori che dei più recenti. Purtroppo l’esperienza di ritrovarsi un ladro in casa è sempre più comune: e sempre più diffusa sta diventando anche la probabilità di imbattersi più volte nella stessa vicenda anche in periodi di tempo ristretti come accaduto a Castronno, ma anche in molte altre parti del Varesotto e non solo. La tecnica è sempre la stessa: attrezzi da scasso in pugno si sono intrufolati all’interno dell’abitazione a caccia di oggetti preziosi e contanti, ma gli intrusi avrebbero fatto un grosso “buco” nell’acqua, dovendo allontanarsi rapidamente a mani vuote. Quando il proprietario è rientrato non ha potuto fare altro che segnalarlo alle forze dell’ordine che si stanno dando da fare per individuare i “topi” d’appartamento che stanno mettendo a soqquadro buona parte della provincia.
A Castronno, peraltro, i cittadini, anche in sinergia con i carabinieri e gli agenti della polizia locale, si sono già organizzati piuttosto bene attivando un esteso controllo di vicinato, definito sul sistema del WhatsApp. I gruppi sono divisi per località di appartenenza: controllo territorio 1, quartiere Castellazzo e Cascinazza, aderiscono circa 95 persone; controllo territorio 2, quartiere Centro, Rivascia e Gazza, aderiscono circa 60 persone, mentre per il controllo del territorio 3, quartiere Sant’Alessandro, Cascine Maggio,
aderiscono 55 persone. Complessivamente oltre 200 persone hanno già aderito al progetto, dando forza all’idea di una collaborazione estesissima. «In questo momento – ha spiegato in una lettera , l’ideatore – il tema sicurezza è quello più sentito. Per cui ho pensato che la prontezza nello scrivere quello che succede e comunicarlo agli altri, possa aiutare a far star tranquille le persone e soprattutto gli anziani. I cartelli stradali che sono ancora in fase di approvazione Comunale indicano che “i residenti osservano e segnalano istantaneamente ogni presenza sospetta alle Forze dell’Ordine”».