MOSCA – Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato un nuovo cessate il fuoco di tre giorni in Ucraina, in occasione dell’ottantesimo anniversario della vittoria sul nazifascismo. L’annuncio è stato diffuso attraverso il canale Telegram del Cremlino, ma non è ancora chiaro se l’ordine riguardi l’intero territorio ucraino o solo specifiche aree di conflitto. Questa mossa arriva in un momento particolarmente delicato, con il conflitto in Ucraina che continua a intensificarsi.
Nel frattempo, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la Russia sta intensificando le sue operazioni militari anche al di fuori dei confini ucraini, concentrando risorse in prossimità della Nato. In particolare, nella città di Petrozavodsk, situata a circa 160 chilometri dal confine con la Finlandia, i militari russi stanno lavorando per espandere le basi esistenti. L’obiettivo sarebbe quello di creare un nuovo quartier generale dell’esercito, che potrebbe gestire e coordinare decine di migliaia di soldati. Questi rinforzi, in gran parte provenienti dalla linea del fronte in Ucraina, andrebbero a costituire la spina dorsale di una forza militare russa potenziata, orientata in chiave anti-Nato.
Oltre a potenziare la presenza militare, il Cremlino sta rafforzando anche altre capacità, tra cui l’ampliamento del reclutamento militare e un incremento nella produzione di armi. A supporto di queste attività, vengono migliorate anche le infrastrutture logistiche, in particolare le linee ferroviarie, nei territori di confine. Il tutto indica un netto rafforzamento delle difese russe contro una potenziale escalation del conflitto, in un contesto di crescente tensione con l’Occidente e la Nato.