Gorla Maggiore e Gorla Minore Lavori alla discarica di Gorla Maggiore per la centrale a biogas e la puzza invade Gorla Minore. I cittadini, ignari del cantiere aperto, si dicono preoccupati, dopo la denuncia di Mauro Chiavarini, assessore all’ambiente di Gorla Minore.
E’ da circa due settimane che nelle ore serali l’aria in alcune zone di Gorla Minore si è fatta irrespirabile. Monica Pressanin abita proprio sulla trafficatissima Provinciale e oltre ai gas di scarico di auto e camion deve fare i conti con i nefasti odori in arrivo dalla discarica. «Da una settimana, tutti i giorni, al calar del sole, chiudo tutte le finestre perché inizia a sentirsi una puzza insopportabile almeno fino a mezzanotte» racconta con un po’
di preoccupazione la donna. Che teme, prima di tutto, per la salute di sua figlia: «Ha solo un anno – dice – adesso che inizia la primavera ho paura di non poterla portare sul balcone di casa. Già nella nostra zona l’aria non è tra le migliori, ma adesso è davvero irrespirabile». Proprio per tranquillizzare i cittadini, l’assessore Chiavarini ha invitato il Comune limitrofo a rendere pubblica la situazione, informando la popolazione sui disagi dovuti ai lavori, dettando le tempistiche dell’intervento. Molti infatti i cittadini che hanno mandato lettere di lamentela al palazzo comunale di Gorla Minore, ignari di quello che sta succedendo alla discarica.
E’ quindi il sindaco di Gorla Maggiore Fabrizio Caprioli a tranquillizzare i cittadini "confinanti": «Si tratta di un disagio temporaneo – spiega il primo cittadino – causato dai tre lotti di lavori ancora in fase di completamento per la realizzazione del nuovo impianto a biogas in cui si sono verificate fuoriusciti di gas. L’impresa ha assicurato che questi odori, che arrivano prevalentemente a Gorla Minore, persisteranno ancora pochi giorni». Il sindaco di Gorla Maggiore ha chiesto inoltre le analisi dell’aria: «Appena le riceveremo – assicura Caprioli – renderemo pubblici i dati, informando la cittadinanza sulla situazione e le tempistiche dei lavori». La centrale a biogas che si sta realizzando nella discarica sarà in grado di produrre elettricità alle abitazioni di circa 15.000 famiglie sfruttando le emissioni di metano prodotte dalla fermentazione dei rifiuti, oggi completamente coperti e trattati con enzimi per ridurre al minimo gli odori.
Valeria Arini
f.artina
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