– Le cosiddette vasche di spogliamento per il torrente Fontanile stanno venendo avanti. Un cittadino di Gorla Minore, però, sta seguendo il tutto con grande attenzione e si è fatto sorgere una domanda chiara: chi provvederà alla loro manutenzione? E saranno talmente a regola d’arte da lasciare fuori dal territorio qualsiasi rischio?
La questione è legata al cosiddetto torrente Fontanile ai cui lavori di risistemazione si sta procedendo. «Ho percorso un buon tratto del torrente – dice – quando piove fa davvero paura, ma molti amministratori della zona sorvolano il problema. Gorla Minore si è fatta carico di un fardello (anche se chi paga è la Regione Lombardia), quanto costerà tenere queste vasche pulite? E per quanto riguarda i perdenti, quanto funzioneranno senza manutenzione?».
Il cittadino non da ultimo, chiede chiarezza sull’arco temporale che sarà necessario per concludere l’opera e sulle migliorie che eventualmente saranno apportate. E alla fine conclude: «Cosa resterà dentro quel bosco?». Insomma, ok la sicurezza del territorio ma sacrificare troppo verde non è cosa buona e giusta. Domande di non poco conto, quindi, Lo stesso cittadino, peraltro, aveva tempo fa anche sollevato la questione concernente il livello di pulizia delle acque che si riversano sul Fontanile chiedendo che fossero fatte opportune analisi. E ora chiede l’indizione di un’assemblea pubblica in cui il sindaco spieghi le migliorie in vista per le tre vasche.
Dal canto suo il primo cittadino ha ben presente tutti questi argomenti sul tappeto. E, per rispondere innanzitutto sul discorso della manutenzione, sfodera una premessa non irrilevante: a ognuno la sua parte di responsabilità, ovvero, quanto l’amministrazione comunale deve fare lo sta facendo.
«Il discorso è di competenza della Regione – spiega il primo cittadino di villa Durini – poi, chiaramente, quando le vasche saranno terminate si tratterà di stendere un protocollo comune; a quel punto si potrà definire più chiaramente anche il discorso della manutenzione. Noi naturalmente continuiamo a monitorare la situazione perché se vi è un problema occorre segnalarlo opportunamente; quanto all’eventuale analisi delle acque, anche per quello la parola spetta alla Regione».