Quando il calcio salva una vita Nei campetti atterra l’elisoccorso

Parte da Varese una nuova sperimentazione utile per salvare vite umane. Quella di trasformare, in orario notturno, i campi da calcio in stazioni di atterraggio per l’elisoccorso. Hanno già aderito i comuni di Lavena Ponte Tresa, Brebbia e Sesto Cale

– Grazie a un investimento minimo, questi comuni hanno dotato i campi sportivi di webcam, indispensabili per consentire alla sala operativa del 118 di verificare che il campo sia sgombro; di un sistema di illuminazione che si accende in remoto; di un collegamento internet potente e di una manica a vento per indicare le correnti.

L’unico requisito che deve avere il campo per diventare pista di atterraggio è quello di essere recintato e accessibile da terra. Deve essere infatti facilmente raggiungibile dalle ambulanze che, a seconda dei casi, avranno a bordo il paziente o i medici da portare sul luogo dell’emergenza.
«La Lombardia è la prima regione che aderisce alla nuova normativa europea (è il regolamento Eu 965/2012 che autorizza l’atterraggio notturno in superfici non convenzionali, ndr) e i tre comuni di Varese sono i primi in Italia a partecipare alla sperimentazione –

ha detto , assessore regionale alla Sanità – Attrezzare i campi di calcio per l’atterraggio è importantissimo, tanto più se consideriamo che la Lombardia ha un triste primato per gli incidenti che si verificano il sabato sera e che riguardano i giovani dai 18 ai 25 anni». L’elisoccorso è utile quando un paziente (in codice rosso) ha bisogno di cure mediche avanzate e di una ospedalizzazione il più tempestiva possibile. Gli elicotteri, viaggiando a una velocità di 320 chilometri all’ora, sono il simbolo di un nuovo concetto di soccorso: il paziente, infatti, non viene più condotto nell’ospedale più vicino, ma a quello più specializzato su un’area di intervento specifica.
«Bisogna uscire dall’ottica che l’ospedale più vicino sia per forza il più giusto» spiega , direttore della macroarea dei laghi.

Per quello serve una rete capillare di piazzole di atterraggio. Ed è qui che i campi sportivi fanno la differenza: costruire una piazzola di atterraggio vera e propria costa circa 500mila euro, contro i 15mila euro necessari per attrezzare un capo sportivo.
La piazzola di Sesto Calende è già stata utilizzata per il frontale avvenuto qualche notte fa sulla Besozzo-Vergiate. Un ferito è stato caricato in ambulanza, portato al campo sportivo e da lì un elicottero lo ha trasportato a Milano in pochi minuti. «Una scelta che è stata fatta per non gravare con due politraumatizzati gravi sul pronto soccorso di Varese» spiega , responsabile di Varese.
«In Lombardia servirebbero 50 punti di atterraggio, in luoghi strategici. Al momento ce ne sono solo 30 – ha detto , direttore generale dell’Areu – In provincia di Varese, sono attive le piazzole sul monoblocco del Circolo, quella di Voldomino (Luino) e i tre punti comunali. Le candidature sono arrivate, ma ogni postazione deve essere strategica nel sistema dell’eliosoccorso lombardo».
Tra il 2011 e il 2014, gli atterraggi con l’elicottero all’ospedale del Circolo sono più che raddoppiati: dai 129 del 2011, ai 149 del 2012, ai 192 del 2013 fino ai 280 registrati al 15 novembre di quest’anno.
«La provincia di Varese è all’avanguardia – afferma il prefetto – Il modello di soccorso sperimentato qui verrà esportato in tutte le regioni d’Italia».