Quando il Comune dà una mano: Vedano punta su negozi e artigiani

L’impegno - Il sostegno dell’Amministrazione comunale volto a tutelare le attività produttive locali. Già dieci realtà beneficiarie

Amministrazione a propensione commerciale e industriale a Vedano Olona. L’Amministrazione Comunale del paese, infatti, è impegnata dall’inizio del mandato nel supportare il sistema delle imprese del suo territorio attraverso numerose iniziative. In particolare c’è un progetto sul quale il Comune di Vedano sta puntando forte: «Tra queste – ha fatto sapere la maggioranza del Comune di Vedano – un ottimo riscontro ha avuto il programma di incentivi alle attività commerciali e artigianali promosso a inizio anno,

che ha portato alla concessione di contributi a circa 10 realtà vedanesi».
Il progetto, insomma, avrà un nuovo capitolo, come ha sottolineato la lista di Vedano Viva: «In virtù del risultato conseguito – ha ribadito la maggioranza – l’Amministrazione comunale ha deciso di dar vita a una seconda edizione del bando “per l’assegnazione di contributi in conto capitale a fondo perduto per l’incremento dell’attrattività commerciale del territorio”». In effetti il progetto, che il Comune di Vedano Olona, ha deciso di rilanciare, aveva proprio l’obiettivo di rilanciare le attività commerciali. «Il nuovo bando estende la platea dei soggetti destinatari e la tipologia di interventi ammissibili. L’incontro pubblico di presentazione dell’iniziativa si terrà mercoledì 12 ottobre alle ore 21 presso la Sala Consiliare di Villa Aliverti. Saranno presenti rappresentanti di associazioni di categoria del territorio».

A proposito di iniziative legate al commercio non si può dimenticare quella promossa qualche mese fa: «Vedano Commercio – aveva spiegato lo scorso mese di maggio l’assessore Carlo D’Ambrosio – nasce dalla consapevolezza dell’importanza di incentivare le opportunità nel territorio perché ciò vuol dire più lavoro e maggiore benessere. Il Comune di Vedano Olona è al fianco delle proprie attività commerciali e di chi vorrà scegliere il nostro paese per la propria attività».
Tra le iniziative più pregevoli c’era senza ombra di dubbio quella che, nell’ottica di disincentivare la proliferazione della slot machine, prevede (provvedimento già esecutivo) una riduzione sulla Tari del 10% in favore degli esercenti che rinunciano alle macchinette “mangia soldi”. «Una decisione – aveva spiegato il Comune – che parte da un aspetto sociale. Riteniamo che le dipendenze, in questo caso da slot e le ludopatie più in generale abbiano dei costi non indifferenti. Capita spesso in Comune di incontrare persone che chiedono aiuto al sindaco: il nostro è un segnale di attenzione che diamo agli esercenti che hanno deciso di non alimentare questo commercio».