Nel momento più difficile dalla ripartenza del Varese Calcio nell’estate scorsa, per questioni sia di campo che extra-campo, i biancorossi scendono in campo a Borgosesia (oggi alle 14.30) per riprendere la loro marcia in campionato.
La sconfitta in casa con l’Inveruno ha lasciato dei segni importanti, ma allo stesso tempo la speranza è che abbia generato nel gruppo la giusta carica per reagire già da oggi su un campo molto difficile: al Comunale di Borgosesia in questa stagione non ha ancora vinto nessuno. Quattro vittorie, sei pareggi, 18 punti totali. Non sarà dunque semplice portare a casa i tre punti contro la formazione di Alessio Dionisi, che però in questo abbrivio di 2017 ancora non ha vinto: finora una sconfitta ad Inveruno (2-1) e due pareggi per 0-0 contro Bra e Borgosesia.
Il Varese ha bisogno di vincere, per rispondere al Chieri che ieri battendo il Legnano per 4-2 è salito al primo posto al pari della Caronnese, ma soprattutto per ritrovare fiducia e rilanciarsi in classifica. Baiano non potrà contare su Michele Ferri, squalificato per tre giornate, e su Umberto Vingiano, fuori per due. Molto probabilmente l’allenatore del Varese avrà l’occasione di proporre il 4-3-3, modulo a lui più congeniale: il vuoto lasciato da Ferri potrebbe essere colmato da Luoni mentre la mediana a tre dovrebbe essere composta da Bottone, Gazo e uno tra Benucci e Cusinato.
In attacco, potrebbe anche esserci un turno di riposo per Giovio. In realtà i petali della margherita che Baiano può sfogliare sono più di uno, nonostante il 4-3-3 resti l’opzione più probabile al momento. Il mister potrebbe allo stesso tempo riproporre il 4-4-2, o schierando Simonetto (’96) al centro della difesa, oppure inserendo Lercara (’96) sugli esterni. In alternativa, attenzione anche ad una possibile virata a sorpresa sul 3-5-2, con Luoni-Viscomi-Simonetto a chiudere la cerniera difensiva, Talarico e Granzotto sugli esterni ed una mediana a tre con Bottone, Gazo e Benucci o Cusinato.
A prescindere dai moduli, serviranno cuore, serenità, coraggio, unità e voglia di reagire, per rialzare la testa dopo la sconfitta con l’Inveruno e soprattutto per porre una pietra pesante sullo 0-3 dell’andata al Franco Ossola. Perché la storia dei biancorossi insegna che, nei momenti difficili, c’è sempre stata la forza di ripartire.