Il suo nome è tutto un programma: “Emozioni di voci”. È una magia che, sottoforma di canto corale, si sprigiona da Cairate regalandosi e regalando alla cittadinanza ampie soddisfazioni. La realtà coristica che coinvolge ragazzi dai 3 ai 14 anni, però, ultimamente ha una ragione in più per essere orgogliosa di sé; è stata infatti accolta nella “Galassia dell’Antoniano” di Bologna. Che, per intendersi, è quella che ha il suo punto di forza nello storico piccolo coro diretto dalla compianta Mariele Ventre e ammirato in tutti questi anni in numerosi passaggi televisivi con particolare riferimento allo” Zecchino d’oro”.
Voluta da padre Berardo Rossi nel 2001, questa realtà della Galassia dell’Antoniano apre le braccia appunto a realtà coristiche che si riconoscano nello spirito del Piccolo coro e nel suo programma. Il nome di Cairate si lega dunque ora a una realtà di ampio respiro e ricca di storia grazie al coro “Emozioni di voci”. Che, fondato da e portato avanti dalla giovanissima , ha di recente strappato applausi al concerto per la festa della mamma svoltosi nel cineteatro cittadino Martegani.
Un’iniziativa che, arrivata alla diciottesima edizione, ha emozionato come la prima volta. «Nonostante le differenze di età- spiega la giovanissima direttrice – i componenti del nostro coro vanno in armonia aiutandosi a vicenda e consapevoli di dover imparare gli uni dagli altri, quando cantano insieme si trasformano in un coro che batte al ritmo di un unico cuore».
La soddisfazione per il grande traguardo raggiunto da “Emozioni di voci” nell’entrare a fare parte della grande famiglia dell’Antoniano è stata evidenziata anche dalle parole del primo cittadino che, rivolgendosi al sodalizio, ha detto: «Questo annuncio è innanzitutto un attestato di merito al vostro coro ma è anche un onore per la nostra comunità cairatese che partecipa alla vostra soddisfazione e si sente rappresentata in questa nuova avventura in cui il vostro coro è stato coinvolto».
Il talento delle voci cairatesi e la loro capacità di sapersi amalgamare nel segno della fratellanza e della solidarietà ha quindi varcato i confini del comune per abbracciare una realtà profumata di storia. Non solo un patrimonio musicale, ma una ricchezza che si è sedimentata nella fruizione collettiva con grande passione e dolcezza.