– Si tratta di un’azienda che si occupa di serigrafie, stampandole su tessuti, ovvero magliette e felpe, ma anche su oggetti, come tazzine e tappetini per il mouse. L’acqua del Sorgiorile esondato sabato notte e il livello della falda acquifera che si è alzato a causa della pioggia hanno portato 80 centimetri d’acqua ad accumularsi all’interno dello stabilimento che ha sede in via Confalonieri.
Risultato: «danni per 100mila euro», racconta la figlia di uno dei due titolari su Facebook. Dove ha lanciato un appello a tutti i gallaratesi di buon cuore, chiedendo loro di aiutare a rimuovere l’acqua ed il fango dal pavimento: «eravamo pronti per la fiera dell’Artigianato», che si svolge a Rho per l’Immacolata.
Ora è tutto in forse. Colpa delle violente piogge che negli ultimi giorni non hanno risparmiato nemmeno i Due Galli. Se la città aveva retto alla prima ondata di piogge, anche grazie ai lavori di manutenzione del letto dei torrenti condotti lo scorso anno, ora anche Gallarate ha dovuto inginocchiarsi a Giove Pluvio.
Un’auto è rimasta bloccata nel sottopasso allagato di via Pegoraro nel tardo pomeriggio, quando quello di via del Lavoro era già chiuso. Qui si è verificato il problema più grande: il Sorgiorile è uscito dal letto e l’acqua che verso la mezzanotte di sabato è arrivata a sfiorare la ferrovia.
Costringendo così la Protezione civile a due giorni di lavoro straordinario per aspirare l’acqua, rimuovere la melma dall’asfalto e far ripartire l’impianto di aspirazione. Un lavoro concluso nel tardo pomeriggio di ieri.
«Una delle pompe non è ripartita», spiegava in serata il responsabile Prociv Roberto Santicchia, «in via precauzionale via del Lavoro rimarrà chiusa per tutta la notte».
La riapertura della strada non è stato però l’unico fronte aperto per i volontari. «Non sappiamo quante siano le cantine allagate, alcune famiglie si arrangiano da sole». In tre casi, però, è stato necessario che la Protezione civile mettesse a disposizione una delle loro idrovore per rimuovere l’acqua. Cosa che all’interno della Galaxy2000 si sta ancora cercando di fare: per questo i titolari chiedono aiuto a chiunque sia in grado di dare una mano.