VARESE – Vi ricordate del brutto episodio del 29 aprile 2022 in Piazza della Repubblica? Ieri, 2 febbraio 2023, è stata emessa la sentenza a opera del tribunale di Varese, presieduto dal giudice Andrea Crema. L’uomo, José Roberto Alvarado Marroquin, un quarantenne di origine di El Salvador, è stato condannato a quattro anni, otto mesi e quindici giorni di reclusione.
Probabilmente le ragioni della lite tra i due uomini (l’altro era un 32enne honduregno, conoscente di Alvarado, ndr) non saranno mai rivelate dall’uomo e, del resto, neanche l’arma con cui non è mai stata ritrovata. Tuttavia quello che sarebbe potuto accadere è apparso chiaro al pm Lorenzo Dalla Palma durante la requisitoria che ha evidenziato come “Non si può parlare di legittima difesa perché la reazione fu sproporzionata e non fu usato un coccio di bottiglia: ragionevolmente l’imputato non può aver usato che un coltello, anche se nessun testimone lo vide, e con quello produsse sei-sette ferite sul corpo dell’altro: un atto lesivo che poteva portare alla morte”.
Tentativo di omicidio, dunque, a colpi di coltello, sebbene il legale di Alvarado, l’avvocato Sandro Damiani, aveva chiesto l’assoluzione, dal momento che – a suo dire – il processo non era arrivato a provare la responsabilità dell’imputato “al di là di ogni ragionevole dubbio”. I due litiganti erano stati coinquilini e dunque potevano definirsi amici. Ma quella sera, complici i fumi dell’alcol da una discussione si è quasi sfiorata la tragedia: una lite violentissima, le telecamere di videosorveglianza che mostrano la reazione di Alvarado, dopo essere stato bloccato dall’altro contro una ringhiera.