VENEGONO SUPERIORE (a. mad.) Sono inviperiti alcuni genitori della scuola elementare Marconi di Venegono Superiore. «Ci chiediamo se sia possibile che la scuola non comunichi nulla – dice un papà, che preferisce restare anonimo – di fronte a dei casi di meningite, che mettono potenzialmente a rischio la vita dei nostri figli credo che ci sia il dovere di fornire un’adeguata comunicazione».
Insomma, i genitori dei bambini non direttamente coinvolti, non nascondono la loro preoccupazione: «Gli unici ad essere stati avvertiti sono i genitori dei bambini che frequentano le classi in cui sono stati riscontrati i casi di meningite – aggiunge una mamma venegonese -, è mai possibile che noi altri lo si venga a sapere solo per caso chiacchierando all’uscita delle lezioni? Io l’ho saputo da altri genitori e ancora non ho ricevuto comunicazioni ufficiali, non ho un documento,
non so quale sia la gravità dei casi riscontrati, non so chi siano i bambini coinvolti, non so se anche i miei figli li frequentano, non so se devo rivolgermi all’Asl o se posso stare tranquilla. Una corretta comunicazione, al contrario di quanto si possa pensare, in questi casi aiuterebbe ad evitare il panico». Di fronte al pericolo sono in molti a voler essere rincuorati, a volersi sentire sicuri: «Io nei prossimi giorni i bambini li tengo a casa – ha detto un altro papà – non sapendo come devo comportarmi scelgo la via della prudenza, ma viste come ci sono arrivate le notizie mi chiedo perché non si sia scelto di chiudere la scuola per qualche giorno». In molti lamentano eccessiva leggerezza nell’affrontare il caso e comunque una generale carenza di comunicazione.
L’istituto comprensivo di Venegono da parte sua respinge in maniera decisa tutte le accuse sottolineando come siano state seguite pedissequamente le indicazioni fornite dall’autorità sanitaria. «Appena abbiamo avuto notizia che nella scuola c’era un caso di meningite – ha fatto sapere dall’istituto una collaboratrice della dirigente scolastica – abbiamo immediatamente contattato l’Asl. Le insegnanti a stretto contatto con il bambino si sono subito recate al pronto soccorso, martedì sera, e da lì in avanti hanno gestito tutto in maniera egregia, seguendo passo dopo passo le indicazioni fornite dalle autorità competenti. Capisco il timore dei genitori, ma possono stare assolutamente tranquilli, nulla è stato lasciato al caso. Il personale dell’Asl oggi è venuto a scuola e ha avviato la profilassi a tutti gli alunni del piano coinvolto». Secondo la scuola tutte le comunicazioni sono state dunque fatte nei tempi e nei modi prescritti.
e.marletta
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