VARESE La pubblica amministrazione è sempre più lenta a pagare le imprese fornitrici di beni e servizi. E arriva la “black list” dei cattivi pagatori.
Nel 2012 il tempo medio è salito a 193 giorni. Lo rileva un rapporto di Confartigianato Imprese dal quale emerge che tra maggio e novembre 2012 il ritardo con cui gli enti pubblici saldano le fatture alle imprese è aumentato di ben 54 giorni. Quasi quattro mesi, quindi, devono attendere in media (ma le differenze non mancano) i fornitori di Varese per essere pagati dalla pa.
Si parla di oltre 70 mila imprese con meno di 20 dipendenti che rappresentano il 97,5 % del totale in provincia. E che secondo gli ultimi dati di Confartigianato Varese, registrano un calo di produzione superiore al 12% e un calo di fatturato di quasi il 17%, con un’importante flessione della domanda interna (-19%).
«Questo ritardo costa, soprattutto alle piccole e medie imprese – spiega Valter Andreazza che, dopo una ultraventennale esperienza nel mondo dell’artigianato, si candida in provincia di Varese alle prossime elezioni regionali per la lista Patto Civico Ambrosoli presidente – Non è ammissibile che, in un periodo di forte crisi come l’attuale, un imprenditore che lavora per un ente pubblico debba attendere tutto questo tempo».
Tempo che varia secondo il periodo dell’anno. «Per quanto riguarda il nostro settore – spiega Giampietro Ghiringhelli, direttore Ance – gennaio è il mese più sereno. All’inizio dell’anno, con i patti di stabilità rinnovati, i pagamenti sono nella media. Più passano i mesi, invece, più diventa difficile essere saldati e anche da noi il ritardo medio è intorno ai 180 giorni». Per arginare il malcostume dei «cattivi pagatori», dal primo gennaio sono entrate in vigore le norme che fissano a 30 giorni il termine per regolare i pagamenti nelle transazioni commerciali. «La nuova legge sui tempi di pagamento – sottolinea il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – è un passo avanti per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici tra imprese e pubblica amministrazione ma non basta».
E Confartigianato ha istituito un osservatorio attraverso cui segnalare gli enti «cattivi pagatori». «Come avevamo fatto con la moratoria per evidenziare gli istituti di credito che non rispettavano gli accordi, così faremo per enti pubblici – aggiunge Merletti – Stileremo una sorta di lista nera di tutti gli enti che non rispettano i termini di pagamento».
s.bartolini
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