– Oltre quattrocento occhi puntati sulla sicurezza di Castronno: sono, infatti, oltre duecento le persone che hanno aderito al progetto sperimentale di sicurezza e controllo del territorio. Una formula alternativa al cosiddetto controllo del vicinato che punta forte sui gruppi WhatsApp e sulla divisione del territorio in tre fasce.
L’ideatore a Castronno è. I gruppi sono divisi per località di appartenenza: controllo territorio 1, quartiere Castellazzo e Cascinazza, aderiscono circa 95 persone; controllo territorio 2, quartiere Centro, Rivascia e Gazza, aderiscono circa 60 persone, mentre per il controllo del territorio 3, quartiere Sant’Alessandro, Cascine Maggio, aderiscono55 persone. La natura del gruppo è stata illustrata dallo stesso Tabano: «Sul gruppo – spiega – si dovrebbero scrivere solo situazioni importanti ad esempio quando nel territorio transitano “strane
persone”, auto che girano in modo sospetto, furgoni in orari serali, cani che abbaiano con insistenza e antifurti che suonano. In questi casi, viene aperto un allarme di prevenzione sulla chat e chiunque voglia fare domande o chiarificare con risposte è tenuto a farlo implementando». «Vengono evitati i segnali tipo ok, ricevuto, grazie e le emoticon. Importante- aggiunge – è quando viene aperto un allarme, alla fine deve essere chiuso in modo da non angosciare le persone o creare falsi allarmismi. Solitamente la Polizia Locale che è presente in tutti e 3 i gruppi interviene velocemente a controllare di persona e l’esito delle verifiche viene comunicato in tempo reale anche sul gruppo. Oggi con gli strumenti che abbiamo a disposizione, possiamo utilizzarli per aiutare noi e gli altri». Il tema resta molto sensibile in paese: «In questo momento – sottolinea – il tema sicurezza è quello più sentito. Per cui ho pensato che la prontezza nello scrivere quello che succede e comunicarlo agli altri, possa aiutare a far star tranquille le persone, soprattutto anziani».
I cartelli stradali che sono ancora in fase di approvazione «omunale indicano che «i residenti osservano e segnalano istantaneamente ogni presenza sospetta alle forze dell’ordine». «In ogni zona ci si conosce tutti – prosegue – per cui ho creato anche delle targhette che servono come deterrente nella prevenzione verso gli sconosciuti che ognuno può mettere sulla propria recinzione (tipo quella attenti al cane), sulla propria porta o casella della posta come quella che allego in varie dimensioni». A breve spunteranno anche i cartelli: «Nel cartello, Gli occhi simboleggiano le persone che osservano, il telefono simboleggia che le persone comunicano tra loro, e le telecamere simboleggiamo le persone che comunicano istantaneamente sfruttando la tecnologia (WhatsApp)». Il progetto è libero, tutti possono partecipare, non comporta spese e può essere imitato da tutti e tutti lo possono applicare nel proprio paese.