«Quel bacio del Papa a Matteo Dolcissimo, non lo dimenticherò»

VARESE Il bacio di Papa Francesco per il piccolo Matteo Toniolo. Da Bisuschio a Roma il viaggio per accompagnare il parroco, si è trasformato nell’inaspettata benedizione.
«Siamo partiti nella notte tra lunedì di Pasquetta e martedì per seguire il don che voleva raggiungere i ragazzi della parrocchia in pellegrinaggio – racconta ancora emozionata mamma Michela Girotto – Con noi c’era un’altra coppia con una bimba di dieci mesi». Prenotati i biglietti per l’udienza generale tramite la diocesi,

mercoledì hanno presenziato all’incontro plenario con migliaia di persone da tutto il mondo.
«È avvenuto tutto in maniera casuale e naturale. Abbiamo trovato poca coda e i posti vicino alle transenne, lungo l’itinerario che avrebbe percorso il Papa». E il Pontefice è proprio passato lì accanto.
«Quando è arrivato, ha visto i bambini, si è fermato e, dopo che un uomo della sicurezza gli ha chiesto se li volesse prendere in braccio, l’ha fatto». Matteo e Alice, uno alla volta, sono finiti tra le braccia del Santo Padre che li ha baciati. «È stato molto emozionante. Il Papa ha persino chiesto a mio marito Francesco il nome di nostro figlio. Ci tenevamo molto ad andare a Roma, ma non con scopi particolari. Arrivando lì però diventa inevitabile sperarci, anche se non pensi mai possa accadere davvero».
Matteo, nato a fine novembre 2012, non potrà ricordare questo evento unico, ma fortunatamente immagini e video l’hanno immortalato per sempre.
«Qualcuno l’ha addirittura visto in diretta su Tv Sat 2000, che trasmetteva l’evento, e ci ha chiamato subito. Il filmato è sul sito e si vede benissimo Matteo, che compare in foto anche sul Corriere della Sera online. Tutti volevano sapere come era successo ed erano increduli e felici».
Grande emozione per i genitori, ma non solo. «C’era il gruppo di Sesto San Giovanni che si è perfino commosso e ci ha ringraziato, perché ha assistito a questo piccolo evento».
Il bimbo ha partecipato sereno. «Non era spaventato è stato impassibile, ma per carattere è tranquillo. Eravamo più in “tilt” noi di lui». A fargli memoria dell’accaduto saranno proprio i suoi genitori.

s.bartolini

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