«Il 30 luglio mi ha contattato chiedendomi il prestito di 90 mila euro. Le ho chiesto: Alba ma cosa devi farne? Io non li ho. Non mi hai dato neanche i cinquemila euro che ti avevo prestato e adesso vuoi questi altri qui?». Ai microfoni di Iceberg su Telelombardia, in esclusiva giovedì sera, ha parlato una compagna delle superiori di , la moglie di il pensionato di 65 anni accusato dell’omicidio volontario e dell’occultamento del cadavere della promoter di Castellanza di 58 anni, .
La donna, che ha preferito tutelare il proprio anonimato, ha raccontato quello che sarebbe accaduto il 30 luglio, il giorno stesso in cui la promoter era scomparsa. Il giorno in cui probabilmente Marilena è stata anche uccisa. È probabile che al momento della telefonata intercorsa tra le due amiche di vecchia data, l’omicidio si fosse già consumato visto che secondo la ricostruzione della Procura di Busto Arsizio la promoter sarebbe stata uccisa di prima mattina. La coniuge di Clericò, secondo quanto raccontato dalla vecchia compagna di classe, le aveva chiesto una grossa somma di denaro in prestito. I soldi che i Clericò avrebbero dovuto consegnare nelle ore successive alla Re in virtù di un vecchio prestito.
Ma questa è solo un’ipotesi visto che la moglie di Clericò non diede alcuna spiegazione per giustificare quella richiesta. Secondo la Procura, infatti, la promoter di Castellanza aveva affidato ai coniugi Clericò alcune decine di migliaia di euro. Soldi che però i due garbagnatesi avevano speso fino all’ultimo centesimo. Al momento della restituzione, come da accordi, non avevano più nulla. Avrebbero tentato un ultimo disperato tentativo per recuperare i soldi chiedendo dei prestiti ulteriori. E la moglie del Clericò si sarebbe rivolta a un’amica di vecchia data, che però non aveva potuto assolvere alla richiesta.
La vecchia compagna di classe era già stata contattata qualche mese prima dalla moglie del Clericò. Anche in quel caso, secondo quanto raccontato ai microfoni di Telelombardia, al centro dei discorsi c’era stata una richiesta di denaro. Un prestito da 5.000 euro che in quella occasione era stato, invece, accordato: «Avevo conosciuto Alba De Rosa – ha detto l’amica anonima – in collegio. Era l’ultimo anno di Magistrali. Dopo una quarantina di anni lei mi ha cercato e mi ha rintracciato. Ci siamo viste tre, quattro volte. Nel mese di ottobre è venuta a casa mia e mi ha chiesto 5.000 euro. Siamo andati in posta e le ho dato i soldi».