Quell’abito d’artigianato regala sogni alle donne

Nel marzo 1999, dopo la formazione da modellista da donna, Giusy Croce avvia l’attività di laboratorio sartoriale artigianale per abiti femminili. Nel 2008 decide di aprire un atelier specializzato nella creazione di abiti da sposa e da cerimonia che, lei stessa, ama definire di stile riconoscibile, in cui l’eleganza è guidata dal gusto personale per la raffinatezza e la semplicità.

Oggi L’Arte Sartoriale è un punto di riferimento per le spose varesine e non solo. Il luminoso atelier è un vero salotto dove Croce e la cliente si incontrano e, insieme, danno forma all’abito dei sogni. Un pezzo unico, preziosissimo. Questo incontro con la futura sposa, questo confronto, è frutto dell’evoluzione dell’attività sartoriale. «I cambiamenti più evidenti nella mia attività sono stati, senza dubbio, condotti dal cliente stesso. È la clientela che è cambiata: è sempre più importante adattarsi ad essa rivalutando anche, in modo innovativo, il modo di essere imprenditore – spiega Croce – Sono in continua evoluzione i bisogni, le esigenze e quindi le richieste che, per un Atelier artigianale sono il punto di partenza imprescindibile per la riuscita delle proprie creazioni».

Croce ha però dei punti fermi: «Gli aspetti su cui è importante puntare sono l’attenzione al cliente e la competenza sartoriale che devono tradursi in uno stile e in un gusto riconoscibile e allo stesso tempo “tagliato su misura” per la futura sposa», spiega.

Senza trascurare il giusto approccio con il cliente «che deve sentirsi accolto – spiega l’artista degli abiti da sposa – Al cliente è necessario saper trasmettere tutta la passione che anima l’atelier». E poi l’abito. Croce conosce il segreto dal quale nasce un abito da sposa perfetto: «La scelta del tessuto giusto è il primo, importantissimo passo di un percorso di collaborazione reciproca tra cliente e artigiano che conduce alla ricerca dello stile più adatto alla creazione dell’abito dei propri sogni annodando, tagliando e cucendo», spiega Croce, che racconta anche un modo nuovo di essere imprenditore: «È cambiato il modo di essere imprenditore: è sempre più importante investire sui giovani e sulle attività in grado di sviluppare le reti tra imprese oltre che quelle di marketing per promuovere i propri prodotti. Su questi aspetti abbiamo intenzione di puntare anche nell’immediato futuro».

Questa artista della sartoria è, tra l’altro, fortemente convinta che sia necessario investire sui giovani. Lo crede e lo fa, formando nuove giovani apprendiste. Formazione e comunicazione: «L’Atelier è stato coinvolto in un progetto dell’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano che ha previsto, dopo una prima analisi su quali possano essere le possibili azioni di marketing “su misura” da sviluppare, la realizzazione e l’apertura del profilo aziendale su Facebook e di un canale Youtube – spiega Croce – Questo, grazie alla stimolante collaborazione con la Docente e gli studenti coinvolti, ci ha permesso di affacciarci ad un nuovo ed interessante mondo».

Creativa, raffinata, imprenditrice capace, per Croce, soltanto successi anche se la soddisfazione più grande «sta nel “legame” che unisce l’Atelier alle clienti: anche a distanza di molto tempo dal matrimonio, è frequente che le clienti ritornino da noi anche per un saluto, segno di reciproca stima e soddisfazione», conclude.

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