Quell’amore per i contrasti è nei colori di un organo

Un concerto – quello di oggi, alle 21, nella Chiesa di Santa Maria Nascente (ingresso libero) – che ci racconta «dell’amore per i contrasti fra armonia e contrappunto e del prevalere, negli anni, di una musica più semplice e dalla spiccata vena melodica».

Tutto questo è “I colori dell’organo italiano – Dal Barocco al Romanticismo”, la serata che Lorenzo Ghielmi presenta per “Red Carpet”, la stagione musicale di Villa Bossi.

Ghielmi, musicista che sa dipingere i suoni come se fossero fiammelle dello spirito, combina l’attività concertistica e di musicologo a quella di docente (all’Accademia Internazionale della Musica di Milano e alla Schola Cantorum Basiliensis di Basilea) e compositore. Da anni impegnato nello studio e nell’esecuzione della musica rinascimentale e barocca, è da tutti considerato – pubblico e critica – uno fra gli interpreti più autorevoli (con più di dieci cd pubblicati) dell’opera organistica e cembalistica di Johann Sebastian Bach. E proprio a quest’ultimo, domenica, dovrà andare una particolare attenzione, «perché la sua musica – incalza il Maestro – ha una profondità oserei dire metafisica».

Per godersi quei colori dell’organo italiano che nascono dai registri e dai loro incastri: «Il più bello è il principale, perché in questo si imita il volume e la trasparenza della voce dell’uomo – prosegue Ghielmi. Ma in tutti gli strumenti della nostra Penisola, anche il registro del ripieno offre una sonorità solare e luminosa, proprio come accade nell’organo della chiesa di Bodio».

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