Raffaele non ce l’ha fatta, l’addio della Pro Patria: “Ha combattuto da ultrà, ma è volato in cielo”

L'ospedale di Novara, dove Carlomagno era ricoverato dopo la caduta allo stadio lo scorso 25 gennaio, ha comunicato il suo decesso. Il club bustocco lo saluta con commozione: "Sei stato e sempre sarai uno di noi, con la nostra stessa passione, col sangue biancoblu e il cuore a righe orizzontali bianche e blu"

BUSTO ARSIZIO – “Le notizie raccolte venerdì avevano già fatto intendere che la speranza fosse a zero. Il bollettino medico impietoso, ma tutti non volevano accettare quel messaggio rimbalzato via whatsapp. Speranza che è del tutto scomparsa con la notizia giunta da Novara che ha comunicato la morte di Raffaele Carlomagno. Ha combattuto da ultrà la sua ultima partita ha difeso l’onore della sua bandiera, ma alla fine è volato in cielo”. Così in una nota la Pro Patria Calcio,

riferendo la notizia della scomparsa del tifoso caduto nel fossato sotto la curva ospiti dello stadio di Novara lo scorso sabato 25 gennaio. Carlomagno era ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale Maggiore di Novara, oggi è stata dichiarata la sua morte cerebrale: “Non si può morire per una partita di calcio, ma il destino non conosce il buonsenso e ha sentenziato nel modo più orribile – prosegue la nota del club – Ciao Raffaele, sei stato e sempre sarai uno di noi, con la nostra stessa passione, col sangue biancoblu e il cuore a righe orizzontali bianche e blu. Hai dato tutto per questa maglia, persino la vita, di più non potevi fare , anzi, avresti dovuto fare meno. L’ultimo regalo che ci hai lasciato è stata la donazione degli organi e questo fa capire ancora di più il tuo valore. Ora fai il tifo da lassù per i tuoi biancoblu. Il Pro Patria Club è vicino ai famigliari con le più sentite condoglianze. Direttivo Pro Patria Club”.