Il nostro Gigi Galassi ci ha messo dieci minuti e ottocento battute per dire quello che si sarebbe potuto riassumere con un semplice: “Ma piantatela lì”. Una tempesta in un bicchier d’acqua scatenata dal Legnano, un caso creato quando non se ne sentiva il bisogno. Stiamo parlando della scelta dell’Arconatese di giocare la sfida di domenica contro il Varese al Chinetti di Solbiate Arno: più incasso, più gente, più bello. Apriti cielo: quelli del Legnano,
evidentemente ancora scottati dalla fresca sconfitta nel derby, l’hanno presa male e hanno reagito peggio. Non si fa, ragazzi: così si falsa il campionato. Ma sapete una cosa? Forse hanno anche ragione a prendersela, accodandosi alla moda secondo cui le partite si vincono fuori dal campo. Sulle scrivanie e non con i gol.
Il punto è un altro, e soprattutto il punto fa il paio con la rabbia venuta fuori qualche settimana fa con la storiaccia della trasferta vietata di Mariano Comense. Insomma, lo volete capire o no che a noi il calcio dei grandi ci aveva stufato e che stiamo vivendo questo viaggio particolare come un periodo di disintossicazione? Che non ne potevamo più di mezzucci, beghe, polemichine, frecciate, regole assurde, vendette, coltellate alle spalle, porcate? Che ci eravamo stufati di tutte quelle cose brutte proprie del calcio dei grandi, cose che eravamo convinti di esserci lasciati alle spalle (mica per sempre, solo per un po’, perché il Varese lassù ci tornerà e pure presto)?
Smettetela di giocare a fare i professionisti, che per deformazione pensano sempre che dietro a ogni cosa ci sia un secondo fine. Che vedono sempre qualcosa che non c’è.
“Ma piantatela lì”. C’è un regolamento che parla chiaro e, soprattutto, c’è la partita di domenica. Che sarà bellissima perché sarà giocata in uno stadio pieno di gente, che porterà nelle casse dell’Arconatese un bel gruzzolo, che sarà una festa di sport. Lasciatecele, queste cose: perché dietro non c’è davvero nulla. Godiamoci le partite di quest’Eccellenza e chi perderà stringa la mano a chi avrà vinto. Ma è così difficile?