– La manutenzione delle scuole è compito delle istituzioni, chi paga le tasse ha diritto di mandare i figli in una scuola che funziona, partendo dal numero e dalla qualità degli insegnanti e arrivando ai soffitti che stanno su.
Sì, ma si può anche vederla sotto un altro punto di vista e ognuno, per il tempo che ha e per quello che sa fare, può migliorare la scuola di tutti: e allora perché no? Una scuola amata e rispettata dai genitori,
è una scuola amata e rispettata dai figli.
D’altronde, durante “il lavoro” si creano relazioni e scambi tra le persone più diverse, che hanno però in comune una cosa il bene dei figli.
Cosí, in queste occasioni, è possibile incontrare un papà informatico che fa l’imbianchino, una mamma avvocato impegnata a sistema gli scaffali della biblioteca, un’arte-terapeuta armata di trapano. Se poi qualcuno è davvero un professionista delle ristrutturazioni, nella scuola pubblica scalcagnata e senza soldi, c’è lavoro (volontario) per tutti.
Parte proprio da questo presupposto l’idea promossa dal Comitato genitori del liceo scientifico Ferraris di Varese che, per sabato, ha in programma il cosiddetto “refreshing day”.
«L’errata traduzione in inglese è voluta in quanto non è una giornata dove verranno imbiancate la aule – spiega , presidente del Comitato genitori – ma una giornata dove docenti, genitori e ragazzi lavoreranno fianco a fianco al fine di rinfrescare le aule dove hanno trascorso un anno di scuola per lasciarle in ordine a chi le utilizzerà il prossimo anno». Un’iniziativa che, nella nostra provincia, ha già visto protagoniste di iniziative analoghe scuole primarie e secondarie di primo grado della nostra provincia.