MALNATE Si è ferita in casa propria con una carabina ad aria compressa perché non voleva più andare a scuola. Si sono vissuti momenti di grande apprensione ieri mattina a Malnate ma per fortuna le condizioni della ragazzina, una giovanissima, non desterebbero preoccupazioni. E’ sana e salva, ma ora le toccherà spiegare a genitori e investigatori i motivi che l’hanno spinta a compiere un gesto tanto autolesionista. Quella che doveva essere una mattinata tranquilla ha infatti rischiato di trasformarsi in una tragedia.
Sì perché l’episodio avrebbe potuto avere ripercussioni ben più gravi se solo il piombino avesse centrato una parte vitale del corpo della ragazzina. Fatto sta che in pochi istanti, qualche minuto dopo le 10, davanti all’abitazione della studentessa sono confluiti i mezzi di soccorso e carabinieri. La ragazzina è stata sottoposta alle prime cure e agli accertamenti di rito, prima di essere trasportata rapidamente all’ospedale di Varese. Al momento non è ancora chiara la precisa dinamica dell’accaduto, ma secondo una prima ricostruzione la ragazzina avrebbe imbracciato l’arma ad aria compressa facendo fuoco contro se stessa.
Il colpo – ma la questione è tuttora oggetto di indagine – non sarebbe, però, partito accidentalmente. Il “pallino” si è conficcato nella pelle proprio nella zona vicina a una spalla. A questo punto la giovanissima, ferita e dolorante, ha chiesto aiuto a un familiare: se l’è cavata con pochi giorni di prognosi, da trascorrere a casa. La paura, però, è stata grande soprattutto tra i residenti della zona, che in pochi minuti, visto il caos e le sirene spiegate, si sono riversati in strada. Restano ora da chiarire le cause di un gesto con il quale probabilmente l’adolescente ha voluto attirare l’attenzione degli adulti per manifestare, nel modo più sbagliato, un certo malessere. Sull’episodio indagano i carabinieri.
s.bartolini
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