Morsicato da una vipera mentre gioca sul campo da calcio dell’oratorio. Sì, da una vipera, di quelle velenose.
Il ragazzo, 16 anni, sta bene: ha trascorso la notte all’ospedale ed è stato dimesso ieri mattina. I denti carichi di “siero” del serpente lo hanno preso di striscio, sulla caviglia: se il rettile avesse colpito a fondo, l’incredibile storia avrebbe potuto avere un finale ben diverso.
Domenica pomeriggio il ragazzo stava giocando sul campo dell’oratorio di Cazzago Brabbia con alcuni amici, quando ha sentito qualcosa sulla gamba: era la vipera. D’istinto l’ha scalciata e, sempre d’istinto, il rettile ha reagito.
L’adolescente si è subito reso conto di quello che era successo e ha iniziato a correre in direzione della casa dei genitori, in cerca di aiuto. Una corsa disperata finita ben prima della meta: troppo forte il dolore che lo ha costretto a fermarsi e ad attendere in mezzo alla strada l’arrivo dell’ambulanza.
Sotto choc la madre, così come il nonno e l’intero paese dove ieri non si parlava d’altro. Sono in tanti infatti a giurare di avere visto altre vipere, soprattutto lungo la strada. Ma una bonifica, secondo l’esperto da noi interpellato, è resa impossibile dall’area troppo vasta. La soluzione? «Tacchini, galli, galline e ricci».
Il servizio completo suo giornale di oggi (martedì 9 settembre).
Cazzago Brabbia
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