SESTO CALENDE A Sesto Calende il Ramadam è ancora senza un luogo di culto. Il mese sacro dei musulmani inizierà venerdì 21 agosto e si concluderà il 21 settembre, ma la comunità islamica sestese non trova una sede per la celebrazione conclusiva del rituale religioso. «Due anni fa abbiamo ottenuto dal Comune il salone Marna – spiega Mamadou Sylla, nuovo presidente della comunità – ma il nostro raduno per alcuni ha creato problemi d’ordine pubblico, così nel 2008 ci è
stato negato il luogo e abbiamo celebrato la festa al Pala Amico di Castelletto».
La guida della comunità, che da oltre vent’anni risiede a Sesto, si è rivolta alla nuova amministrazione. Due gli incontri svoltisi fra metà luglio e agosto: entrambi terminati con un nulla di fatto. «Il 14 luglio – prosegue Sylla – ho avuto un incontro con il sindaco, l’assessore alla Sicurezza e il vicesindaco. Ma gli amministratori hanno mostrato un atteggiamento di chiusura». Sylla accenna anche ad un secondo incontro informale, avvenuto all’ufficio tecnico, dove si era recato per consegnare documenti relativi alla richiesta di sistemazione dell’edificio di via Cavour. «Il sindaco, presente all’incontro, è stato perentorio nel ribadire le posizioni della Giunta ed è uscito dall’ufficio invitandoci a vendere il nostro terreno e ad andare altrove» come confermerà più tardi lo stesso Colombo.
Alla vigilia del Ramadan la situazione è dunque tesa. La comunità islamica oggi non ha una sede: la “moschea di Sesto” di via Cavour, è stata chiuso dagli stessi islamici durante la campagna elettorale «per evitare facili polemiche». Il progetto di costruzione di un nuovo luogo di culto è stato bloccato, dopo che i musulmani hanno rifiutato di sottoscrivere la convenzione stilata dalla Giunta Chierichetti. «Era inaccettabile – confessa Sylla – perchè limitava la frequenza del luogo a 100-150 frequentatori, che dovevano essere sestesi e utilizzare solo l’italiano». Sfumata tale possibilità, agli adepti del Corano non resta che pregare in casa. «Ho fatto richieste nei comuni limitrofi – dice Sylla – e attendo risposte. Chiederò al parroco». «La situazione si è incancrenita – dice il vicesindaco Giovanni Buzzi – dai tempi della precedente amministrazione». Il sindaco Marco Colombo vuole tener fede al mandato conferitogli dai sestesi: «Concedere spazi per il Ramadam contraddirebbe alla nostra volontà di dire no a qualsiasi insediamento di un luogo di culto islamico sul territorio sestese».
b.melazzini
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