Le autorità italiane hanno arrestato una donna di 29 anni, cittadina albanese, sospettata di aver avuto un ruolo nella tentata rapina avvenuta il 2 luglio 2024 in una gioielleria di via Pessina, nel centro di Lugano. L’arresto è avvenuto in Italia, e la Magistratura ticinese ha già avviato le procedure per l’estradizione.
La rapina, che aveva suscitato grande clamore, vide l’intervento tempestivo di una pattuglia della Polizia Città di Lugano, durante il quale furono esplosi due colpi di pistola. Successivamente, il procuratore generale Andrea Pagani ha stabilito che l’agente coinvolto agì per legittima difesa, decretando l’abbandono del procedimento penale nei suoi confronti.
In totale, sei persone sono state arrestate in relazione a questo caso: quattro uomini (due cittadini croati e due serbi) arrestati immediatamente dopo la rapina, un cittadino austriaco fermato in Ungheria e un cittadino albanese arrestato in Italia. Tutti sono stati estradati in Svizzera e si trovano in regime di espiazione anticipata della pena.
Le indagini hanno inoltre rivelato collegamenti tra alcuni degli imputati e due rapine simili avvenute in Svizzera francese nel dicembre 2023 e nel marzo 2024. Uno degli arrestati, un cittadino serbo di 49 anni, è stato accusato anche di tentato omicidio per aver puntato un’arma contro un agente durante l’intervento.
Le autorità continuano a indagare per chiarire ulteriormente il coinvolgimento della donna arrestata e per accertare eventuali altri legami con crimini simili.