– Referendum per l’autonomia della Lombardia, il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli ci crede sul serio: per il 20 settembre a Malpensafiere ha chiamato a raccolta le 1500 fasce tricolori di tutta la Lombardia per chiedere più autonomia. «Voglio che vengano tutti, di destra, sinistra e centro – l’appello di Antonelli, che sta invitando uno ad uno i colleghi di tutta la Lombardia – facciamo sentire la nostra voce per chiedere allo Stato di metterci in condizione di poter lavorare per i nostri cittadini».
Per ora, la più grande manifestazione in programma per la campagna elettorale del referendum sull’autonomia della Lombardia. Il bustocco Antonelli, che è uno dei responsabili del Comitato per gli amministratori locali per il Sì insieme a Giorgio Ginelli ed Emanuele Poretti, ha convocato tutte le fasce tricolori lombarde per mercoledì 20 settembre, dalle 10 alle 14, a Malpensafiere, per un evento di lancio della consultazione del 22 ottobre. Invitati il prefetto Giorgio Zanzi e il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Albertini ad introdurre l’evento,
atteso il governatore Roberto Maroni: tra i relatori ci saranno il professor Stefano Bruno Galli, l’ideologo del referendum, e un dirigente regionale, che illustrerà le modalità di voto. Un evento che «non dovrà costare un euro al Comune di Busto – assicura Antonelli – la sala è gratis nell’ambito della convenzione con Malpensafiere, poi dovremo trovare qualche sponsorizzazione per coprire il service e le altre spese organizzative». Perché una manifestazione così in grande stile? «Io ci credo realmente a questa consultazione – risponde il primo cittadino bustocco – non so se verremo ascoltati, ma dobbiamo far sentire la nostra voce come sindaci. Io, come sindaco, sento davvero la necessità che la Lombardia abbia più autonomia per poter mettere le amministrazioni locali nelle condizioni di poter lavorare, visto che abbiamo i bilanci all’osso. Ci troviamo di fronte ad uno Stato che non solo non permette di aumentare le tasse comunali per introitare risorse da utilizzare per i cittadini, ma costringe persino i Comuni a fare ricorso per avere indietro i soldi che sono stati tolti illegittimamente».
Dimostrazione palese, per Antonelli, di uno Stato «che non ci ascolta, ed è inutile che poi mi vengano a dire che il governo potrebbe direttamente aprire la trattativa per l’autonomia. Quelli per il referendum sono soldi spesi bene per far capire a Roma com’è la situazione sul territorio». E la mobilitazione di Malpensafiere è, per Antonelli, «un’occasione per i sindaci», tanto che spera «che non sia l’ultima volta per trovarsi e provare ad imporre decisioni a Roma. Se siamo uniti, al di là delle appartenenze politiche, con le giuste ragioni per mandare avanti i Comuni, a Roma devono capire che qualcosa sta cambiando».