Si sta sempre più delineando il bis di Attilio Fontana per guidare, altri 5 anni, la regione più importante d’Italia.
Sicuramente l’ufficialità non avverrà prima dei ballottaggi di domenica 26 giugno che si terranno in molti comuni d’Italia, ma dal giorno successivo il dialogo tra Salvini, Meloni e Berlusconi si farà più intenso per trovare la quadra definitiva. Anche perchè il Presidente Fontana non è persona disposta a farsi tirare per la giacchetta per lungo tempo.
Circa il possibile sostegno del centrodestra a un’eventuale candidatura alternativa di Letizia Moratti lo stesso Salvini, ospite nei giorni scorsi da Bruno Vespa, aveva dichiarato: “Attilio Fontana è il governatore, Letizia Moratti è la vice. E’ normale che il centrodestra candidi una sola persona e se Fontana sceglierà di candidarsi penso che l’intero centrodestra lo sosterrà”.
In un’intervista su Repubblica, un paio di giorni fa, anche Fratelli d’Italia, per bocca di Ignazio La Russa, aveva dichiarato che da parte loro nessuna obiezione sulla ricandidatura di Fontana e parole di stima sono arrivate anche dalla neo coordinatrice lombardia di Forza Italia Sen. Licia Ronzulli.
Dall’altra parte, nel centrosinistra, si prende tempo. Il primo nodo da sciogliere è verificare se ci sono le condizioni per un’ampia coalizione, voluta soprattutto dal Segretario del Pd Enrico Letta, che comprenda anche il movimento 5 stelle e il partito di Carlo Calenda. E poi si deve trovare un candidato Presidente in grado di competere con Fontana, che secondo gli ultimi sondaggi sarebbe favorito.
(nella foto Attilio Fontana insieme a Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, durante un incontro istituzionale a Palazzo Lombardia. Fonte: pagina fb Attilio Fontana)