Mezzogiorno di fuoco a Tradate: sparatoria in via Carducci. Si ipotizza un regolamento di conti: qualcuno è rimasto ferito. Ma in fuga ci sono sia l’aggressore che la vittima: è una vera caccia all’uomo per i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Varese e della tenenza di Tradate.
Il fatto è avvenuto intorno alle 13.30 di ieri. «Abbiamo sentito quattro o cinque colpi», raccontano i residenti. E alcuni testimoni hanno visto l’aggressore mentre fuggiva.
Si tratterebbe di un giovane, forse italiano, visto mentre scavalcava il cancello d’ingresso alla palazzina dove risiede la vittima, un giovane dominicano di 26 anni con precedenti per droga, con un fucile in spalla.
Nella concitazione della fuga con salto della recinzione al pistolero è caduto il fucile sull’asfalto. Cadendo l’arma avrebbe fatto partire dei colpi: fortunatamente gli spari hanno raggiunto l’asfalto senza colpire nessuno.
Per terra, sulla strada davanti al cancello d’ingresso al condominio del dominicano, i carabinieri hanno trovato i cinque bossoli dei colpi esplosi. L’arma utilizzata sarebbe un fucile, forse una carabina, calibro 7.62.
L’aggressore sarebbe quindi saltato su una Renault Clio grigia parcheggiata in malo modo a una decina di metri di distanza dalla palazzina. In auto non c’era nessuno: l’aggressore non avrebbe avuto un complice, un palo o un autista ad attenderlo all’esterno dell’abitazione della vittima, secondo quanto ricostruito sinora ha agito da solo.
Tra la vittima e il pistolero c’è stato però un faccia a faccia. L’aggressore ha di fatto raggiunto l’appartamento del ventiseienne armato di fucile sorprendendolo.
Colpi sono stati esplosi anche all’interno dell’appartamento: non è chiaro se il dominicano abbia reagito rispondendo al fuoco, ma sembrerebbe di no. Il rumore degli spari all’interno dell’alloggio del ventiseienne è stato udito dai vicini. È stato distintamente avvertito anche il rumore di un vetro in frantumi: si tratterebbe del vetro di una porta interna all’abitazione colpito da un proiettile. La vittima potrebbe essere riuscita a mettere in fuga l’aggressore, oppure questi, resosi conto di aver mancato il bersaglio ma di aver in ogni caso attirato l’attenzione dei residenti, presupponendo che di lì a pochi minuti sul posto sarebbero arrivati i carabinieri (fatto puntualmente concretizzatosi) ha deciso di fuggire senza completare “il lavoro”.
Uno dei due deve essere rimasto ferito in modo lieve: nell’abitazione e sulle scale d’accesso sono state trovate alcune gocce di sangue. Se c’è un ferito non è però grave.
Non conoscendo ovviamente l’identità dell’aggressore, non conoscendola per il momento, i militari sono partiti dal profilo della vittima. Il quadro, ad ora, sembrerebbe indicare un regolamento di conti. Il movente è sconosciuto: potrebbe trattarsi di droga o di debiti non saldati. Senza il dominicano, che forse ha deciso di nascondersi o magari sta meditando vendetta, ricostruire con esattezza le ragioni della sparatoria appare ancora più complesso. Non è escluso che nelle prossime ore l’inchiesta possa arrivare ad una svolta.