Reguzzoni contro le liste «Dentro amici e amichetti»

BUSTO ARSIZIO Marco Reguzzoni punzecchia ancora su Facebook: «Liste regionali, un altro capolavoro (?)». Il deputato bustocco del Carroccio, fuori dai giochi elettorali dopo aver rinunciato alla ricandidatura e «tornato ad essere un semplice militante per scelta», continua a lanciare messaggi di fuoco nei confronti del nuovo corso maroniano della Lega 2.0, e soprattutto di Matteo Salvini, il segretario nazionale della Lega Lombarda.
Oggi pomeriggio sul suo profilo Facebook è comparso un altro commento pungente sulla composizione delle liste,

dopo che già quelle per le politiche erano state bocciate sonoramente da Reguzzoni: «Fuori Presidenti di Provincia, un ex Sindaco come Marco Mariani di Monza, molti uomini e donne capaci di coagulare consenso e preferenze…per lasciar spazio, come al solito, ad amici e amichetti, magari indagati o chiacchierati».
Il fedelissimo di Umberto Bossi non risparmia un paragone con il vecchio Capo e con quello spirito delle origini che sembra essere stato perso dopo la stagione delle scope: «Mi ricordo un’altra elezione (1990) – scrive Reguzzoni – quando un UOMO (scritto proprio così, in maiuscolo, ndr) espulse sorella e cognato perché volevano una cadrega». Riferimento al celebre episodio della scissione in famiglia in casa Lega, quando la sorella del Senatur Angela Bossi e il marito Pierangelo Brivio vennero messi alla porta, proprio perché avrebbero reclamato posti in lista.
Sempre ieri Reguzzoni aveva postato un ringraziamento al suo amico Giangiacomo Longoni, il consigliere regionale uscente che nel 2010 aveva conquistato quasi quattromila preferenze e che è rimasto escluso dalla lista lumbard. «Hanno prevalso le logiche degli amici invece che i criteri del merito e delle capacità. Siamo tanto sicuri che possiamo fare a meno di te che sei stato il più votato della nostra provincia?».
Andrea Aliverti

s.bartolini

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