Renzi a New York per gli US Open? Giusto e doveroso

Trova normale che il nostro premier Matteo Renzi si goda il fine settimana a New York con i nostri soldi? Usando l’aereo di Stato? Per cosa poi? Per una partita di tennis che qui in Italia la maggior parte della gente ha ignorato bellamente? E per fortuna, aggiungo. Altrimenti, come accade in tempi di mondiali di calcio, avrebbero approfittato dell’euforia generale per aumentarci anche le tasse. Ha ragione Salvini: avrebbe potuto vederla in televisione la partita di tennis invece di farci pagare le sue vacanze.

Non solo lo trovo normale, lo trovo giusto e sacrosanto. Le nostre due ragazze hanno centrato un’impresa storica e probabilmente irripetibile. Settimana scorso l’Italia era su tutti i giornali per i funerali di Casamonica, ieri invece c’era per l’impresa delle sue tenniste. E mi scusi se è poco. Non dobbiamo vergognarci di celebrare le nostre imprese sportive, anche quelle che la Rai non ci fa vedere. E aggiungo: Renzi non è a New York in vacanza, ma a fare il suo dovere. Che è anche quello di rappresentare il nostro paese nel mondo, mettendoci la faccia nel bene e nel male. Nel 1982 Pertini ci emozionò dagli spalti del Bernabeu quando l’Italia si laureò campione del mondo. E nessuno allora osò criticarlo.