– Resa dei conti a colpi di katana (la tradizionale spada dei samurai giapponesi, ndr) in stazione a Busto Arsizio, ma i carabinieri hanno smascherato tutti i responsabili. I fatti si sono svolti alcune settimana fa, ma nelle ultime ore c’è stata la svolta investigativa grazie a una dettagliata attività d’indagine condotta dai militari della stazione di Busto Arsizio. Si tratta di cinque ragazzini, tutti minorenni, originari per lo più dell’Albania (uno residente a Busto Arsizio, gli altri tra il Legnanese e la zona di Turbigo) che nella prima settimana di dicembre si erano dati appuntamento nella zona della stazione nord di Busto Arsizio per ripianare una questione d’onore.
In ballo pare ci fosse una ragazza corteggiata da ragazzi appartenenti a entrambi i gruppetti che si sono affrontati ai primi di dicembre. Nello specifico la vicenda deve essere ancora chiarita con precisione, fatto sta che almeno cinque persone hanno partecipato a una violenta rissa che solo per una casualità non ha prodotto conseguenze ancora più devastanti. Negli scontri, a colpi di katane, uno dei giovani contendenti è rimasto lievemente ferito a un dito, riportando una lesione superficiale guaribile in una decina di giorni.
Ma le ripercussioni sarebbero potuto essere ben più pesanti. Stando alle prime informazioni, i ragazzi si sarebbero sfidati, non solo armati delle tradizionali spade giapponesi, ma anche con coltelli. La zona della stazione per pochi minuti si è trasformata in un luogo di scontri, dal forte richiamo alla tradizione giapponese. Ma tutto non deve essersi protratto molto a lungo visto che alcuni passeggeri notando i ragazzi che si stavano affrontando a due passi dai binari hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine interrompendo la rissa. Sul posto sono intervenuti in pochi minuti i carabinieri della stazione di Busto Arsizio.
I soggetti coinvolti nella rissa sono scappati dileguandosi in un lampo, ma i militari hanno subito dato impulso alle indagini per individuarli. Sulla base del racconto fornito da alcuni testimoni e sull’analisi dei filmati registrati nella zona dove si sono svolti i fatti, i militari hanno rintracciato i cinque ragazzi che hanno preso parte alla resa dei conti. Sono stati denunciati a piede libero per rissa. Solo uno dei cinque ha avuto bisogno del soccorso in ospedale anche se le sue condizioni non erano gravi. I militari hanno anche sequestrato diverse armi, in particolare un paio di katane e un paio di coltelli che i giovani avevano abbandonato mentre si allontanavano dalla zona della stazione.