«Faccio appello ai ladri: ridatemi le cose che mi avete rubato. Sono quanto mi resta del mio Mattia. È vero che nessuno riuscirà mai a strapparmi il ricordo di mio figlio. Ma quegli oggetti erano nostri, erano miei e di Mattia». Sono le parole di .
Mattia è , il ventunenne di Induno Olona che il 17 novembre scorso è deceduto in un incidente in via Jamoretti. Quando, insieme ad altri tre amici, tutti d’età compresa tra i 18 e i 21 anni, stava tornando da una festa di compleanno.
Il furto è avvenuto il 17 dicembre, a 13 mesi esatti dalla scomparsa del giovane. Inutile dire che la vita di Daniela Ghidini è scandita da quel 17 che torna puntualmente ogni mese, quel 17 che allunga il tempo trascorso dall’ultima volta che ha visto suo figlio.
Questo 17 dicembre è stato ancora più triste degli altri. I ladri sono penetrati nella abitazione di Daniela, in via Brughiera, all’imbrunire, forzando la porta finestra. Nel bottino hanno messo proprio gli affetti più cari della donna.
Stiamo parlando della catenina e il braccialetto di battesimo di Mattia, del suo portafoglio vuoto, di una catenina con riprodotta la foto di Mattia e di un braccialetto con un ciondolo a forma di mucca (Mucchi era il soprannome di Mattia). Trafugato anche un vecchio oggetto che il nonno aveva lasciato a Mattia in suo ricordo.