RHO (MI) – Da fabbrica di cosmetici a teatro, da polo industriale a centro culturale: è questa la straordinaria evoluzione dello spazio che oggi ospita il nuovo Teatro civico Roberto De Silva di Rho, inaugurato il 25 novembre e intitolato a colui che quella fabbrica, negli anni ’70, la fondò. Scomparso nel 2012, De Silva fu chimico, imprenditore e marito di Diana Bracco, presidente di Gruppo Bracco, la multinazionale chimico-farmaceutica che quest’anno festeggia il 95esimo anniversario di attività. Per ricordare il marito e promuovere la cultura e la riscoperta dello spettacolo dal vivo, Diana Bracco ha voluto riqualificare l’area e regalare al Comune di Rho un nuovo teatro.
“Questa ‘scatola magica’ – ha commentato Diana Bracco – sorge dove un tempo si trovava la Diana De Silva Cosmetiques, la fabbrica di profumi e fragranze guidata da mio marito. Da amante della cultura, sarebbe stato entusiasta del progetto e gli sarebbe molto piaciuto questo teatro. A rendere ancor più speciale il nuovo polo culturale di Rho – ha continuato la presidente del Gruppo Bracco – è il tempo in cui è stato pensato e realizzato: in un momento storico in cui i teatri chiudono, noi abbiamo deciso di andare in controtendenza e di investire in cultura, regalando ai cittadini di Rho un nuovo, bellissimo teatro”.
Il Comune di Rho ha ricevuto ufficialmente le chiavi del teatro il 28 luglio scorso e ha subito iniziato un intenso lavoro con la Fondazione Teatro Civico Rho, istituita il 16 maggio dello stesso anno, e con Csbno, azienda speciale dei Comuni del Nord Ovest Milano che si occupa di attività culturali, per avviare la programmazione artistica e aprire il teatro.
“Questo progetto nasce da un sogno dei rhodensi, che desideravano un teatro, un luogo della cultura, dove costruire il futuro della comunità – ha spiegato Andrea Orlandi, sindaco di Rho succeduto a Pietro Romano, che per primo si impegnò per la realizzazione del teatro – Siamo dunque contenti e orgogliosi di questo bellissimo luogo di incontro, di relazioni e di conoscenza. L’unione di intenti tra il Comune di Rho e la dottoressa Bracco ha reso possibile l’avverarsi del sogno dei nostri concittadini”.
Situato in piazza Enzo Jannacci e capace di ospitare oltre 600 persone, il Teatro civico Roberto De Silva è stato costruito da Bracco Real Estate ed inaugurato alla presenza delle autorità locali e regionali, di Diana Bracco e di Giovanni Sollima, violoncellista e compositore. L’artista, che già nel 2019 si era esibito nel cantiere di quello che oggi è il De Silva, ‘chiude il cerchio’ con la sua performance di inaugurazione, svoltasi in seguito al taglio del nastro, che ha aperto alla cittadinanza le porte del Teatro.
L’inaugurazione del Teatro De Silva – la cui direzione è stata affidata al presidente della Fondazione Fiorenzo Grassi, già fondatore e direttore del Teatro Elfo Puccini del capoluogo lombardo – dura fino al 31 dicembre: il festival di inaugurazione prevede infatti un variegato calendario, programmato fino al 31 dicembre, in cui alla prosa si intrecciano spettacoli di danza e concerti, con un’attenzione particolare rivolta ad artisti emergenti legati al territorio.
“Per la città di Rho questo è un passaggio d’epoca – ha commentato Valentina Giro, assessore alla Cultura del Comune di Rho – Finalmente abbiamo un teatro di livello metropolitano, bellissimo e capace di ospitare moltissime persone. È un luogo di cultura che guarda al territorio – e dunque alle tante realtà e associazioni di musica e danza di Rho – ma che si propone anche di offrire un programma di ampio respiro. Ed in questo senso la Fondazione Teatro civico Rho sta facendo un grande lavoro. Scegliere di investire nella costruzione di un teatro in tempo di pandemia è stata certamente una decisione in controtendenza, ma credo che anche per questo il De Silva rappresenti un grande messaggio di fiducia e di speranza verso futuro”.
Presente alla cerimonia di inaugurazione anche l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, che ha spiegato l’importanza della collaborazione virtuosa tra pubblico e privato: “Questo meraviglioso teatro è la testimonianza del successo del partenariato tra pubblico e privato. Pensate – ha affermato l’assessore regionale – che il 54% degli investimenti in cultura in Lombardia viene dal privato e nei due anni di pandemia questi investimenti sono addirittura aumentati, passando da 187 milioni di euro a 213, un dato incredibile se si tiene conto delle difficoltà che le imprese hanno dovuto affrontare nel corso dell’emergenza sanitaria”.