VARESE – Si è svolta ieri mattina una commemorazione pubblica, a distanza di 19 anni dalla strage del 12 novembre 2003, allorquando un camion carico di esplosivi si andò a schiantare sulla base Maestrale a Nassiriya, uno dei quartier generali del contingente italiano, impegnato in una spedizione di peacekeeping, per la missione “Antica Babilonia”. In quell’occasione rimasero uccisi dodici Carabinieri, 5 militari dell’Esercito, un cooperante internazionale e un regista.
La cerimonia ha avuto luogo presso il giardino della memoria di via Copelli e hanno partecipato le principali autorità civili e militari della città, e molte scuole, facendone un importante momento di riflessione e di crescita condivisa. L’intento è che la memoria perduri e non cancelli il sacrificio dei nostri soldati caduti all’estero per onorare il loro servizio.
Molto toccante il momento della deposizione di una corona di fiori, proprio ai piedi della scultura realizzata in onore dei caduti.
Alla cerimonia hanno preso parte autorità provinciali quali il Prefetto, Salvatore Rosario Pasquariello, il Sindaco di Varese, Davide Galimberti, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Gianluca Piasentin, nonché numerose rappresentanze delle varie associazioni d’Arma, tra le quali la Sezione ANC di Varese, con il proprio presidente Ten.cong. Roberto Leonardi, i cui associati hanno fattivamente collaborato alla recente riqualificazione dell’area e del cippo che ricorda i caduti, sul quale sono impresse le commoventi parole del giornalista carabiniere Mario Visco “Noi siamo i fiori del deserto, semi di speranza, il bene che non muore, l’amore”.
Presenti alla commemorazione, accompagnati dai rispettivi professori, anche alcune classi di studenti dell’Istituto Einaudi e dell’Istituto per Geometri di Varese.
Dopo il toccante momento dell’Onore ai Caduti, che ha visto la deposizione di una corona d’alloro presso la scultura commemorativa, quest’anno ulteriormente impreziosita dall’aggiunta di due ulteriori opere, anch’esse realizzate dall’artista Anne Alexandra Bacchetta, che ha rivolto agli studenti delle scuole cittadine presenti alla cerimonia queste parole di monito ed esortazione, dicendo loro «dedicate loro un gesto e un pensiero di amore… Perché è l’unico modo per non farli morire mai».
Affinché a vincere siano sempre i valori della patria, della giustizia e della pace.
Ieri, come oggi.