Napoli, 22 nov. (Apcom) – Napoli è invasa dai rifiuti: a terra 2.900 tonnellate di immondizia non raccolta che occupano i marciapiedi di tutte le strade e di tutti i quartieri della città. Una situazione “molto, molto grave”, così come l’ha definita l’assessore all’Igiene del Comune di Napoli e che non trova soluzione. L’unica valvola di sfogo, infatti, continua a essere soltanto la discarica di Chiaiano che, a regime, può ingoiare al massimo 700 tonnellate al giorno. Paralizzati gli Stir sia di Giugliano che di Tufino dove si sversa l’immondizia del capoluogo campano. Le discariche, infatti, non ci sono e gli impianti di tritovagliatura non riescono più ad accogliere la frazione umida perché non hanno né il tempo né lo spazio per trasformarla.
La città è allo stremo e i sacchetti d’immondizia, gonfi di pioggia e sparpagliati a causa del vento, sono un po’ ovunque, molto spesso ostacolando anche il transito dei pedoni. In alcune zone è persino difficile riuscire a raggiungere gli androni dei palazzi a causa delle cataste di immondizia.
In questa situazione di emergenza, da questa mattina è in città una delegazione dell’Unione europea. Un’ispezione ufficiale guidata dalla responsabile della direzione generale Ambiente, Pia Bucella. I tecnici intendono fare il punto sulla crisi nella regione, dopo la condanna dell’Italia da parte della Corte europea di giustizia per il mancato rispetto delle regole comunitarie sulla gestione dei rifiuti. Sulle riunioni e sui sopralluoghi che verranno effettuati oggi e domani vige il massimo riserbo anche se è possibile che i parlamentari europei incontrino alcuni dei vertici istituzionali della Campania. I commissari sono in città anche per verificare se vi sia un rischio sanitario che, per il momento, sembra scongiurato. (segue)
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