VARESE – Quest’oggi è il turno del Sindaco di Fagnano Olona, Marco Baroffio, nel denunciare l’inciviltà dei suoi cittadini e la sporcizia in paese. “Sempre più spesso i cestini stradali per la raccolta dei rifiuti vengono utilizzati per il deposito dei sacchi di spazzatura domestica: i cestini non sono dei cassonetti!” Questo il messaggio affidato ai social network durante la sua settimanale comunicazione alla cittadinanza, nella quale ha anche sottolineato la maleducazione dei padroni di cani che non raccolgono le deiezioni dei loro animali: “Invito i cittadini che dovessero vedere deiezioni abbandonate per strada a rivolgersi al comando della Polizia Locale, che potrà visionare le immagini della videosorveglianza per individuare e punire i trasgressori“.
Problema generalizzato
Baroffio è solo l’ultimo dei primi cittadini a denunciare pubblicamente questi problemi dovuti alla maleducazione delle persone. Nelle scorse settimane era toccato al Sindaco di Maccagno, Mario Passera; “Ci siamo scocciati di vedere i cestini gettacarte ridotti in questa maniera; li toglieremo tutti, i vostri amati cestini. Uno a uno. Al loro posto, metteremo dei cartelli spiegando che noi li avevamo messi (i cestini), ma in troppi li usavano male. Vediamo come va a finire?“, aveva proseguito il Sindaco di Cantello,
Chiara Catella “GRAZIE, a chi arriva dal sud della provincia e pensa bene di ridurre boschi di una Comunità di cui non conosce nemmeno l’esistenza, in questo modo. Ci sentiamo presto, furboni. Fino alla fine del mandato vi starò addosso, come promesso.“, per proseguire poi con il Sindaco di Besano, Leslie Mulas “Bisognerebbe inasprire le pene, applicare non solo multe ma il codice penale in maniera più allargata. Non trovo differenze infatti se a insudiciare un bosco sia un muratore oppure una casalinga. Ognuno deve fare la sua parte: il Comune pulire ma il cittadino non sporcare“.
Il problema insomma è annoso e riguarda tutta la provincia da nord a sud. Rifiuti abbandonati, cestini usati come cassonetti, deiezioni non raccolte, che portano a lamentele dei cittadini ed a sbottate dei Sindaci, stanchi di vedere il territorio deturpato e di sentire, comprensibilmente, anche le lamentele dei compaesani. Chiaramente debellare completamente il fenomeno diventa quasi utopico: la maleducazione è sempre esistita e sempre esisterà. Si deve puntare su educazione, cultura e, sicuramente, anche repressioni e sanzioni. Perchè se è vero che i luoghi comuni come “in Svizzera è tutto pulito” si sprecano nelle chiacchere al bar, è anche vero che se la pulizia dipende sì dal Comune ma anche dal grado di educazione e di senso civico che i cittadini hanno. Non sporcare è la prima forma di pulizia. Utilizzare correttamente le possibilità offerte dal servizio di raccolta differenziata consente di avere un paese più pulito. E spesso, anzichè prendersela con il Comune, i cittadini dovrebbero essere i primi a denunciare chiaramente chi sporca o insudicia le vie ed i boschi, perchè, anche alle nostre latitudini, tutti vedono ma, spesso, non parlano.