Napoli, 11 nov. (Apcom) – I risultati delle analisi condotte sui piezometri della discarica Sari di Terzigno, evidenziano “una contaminazione della falda acquifera profonda”. I dati sono relativi sia ai prelievi effettuati lo scorso 29 ottobre sia a quelli pregressi svolti dall’Asia, l’azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel napoletano.
Nella relazione stilata dal tecnico Michele Moscariello e resa pubblica oggi nel corso di una conferenza stampa nella sede del Parco nazionale del Vesuvio, si legge inoltre: “La mancata acquisizione di controlli pregressi, necessari e dovuti, circa lo stato di qualità preesistente della falda acquifera prima dell’apertura della discarica, non consente di formulare ipotesi precise sulla fonte della sua contaminazione”. Per questo motivo “si ritiene necessario” effettuare ulteriori indagini analitiche sulla falda “raccogliendo una campagna di misure rappresentative delle possibili fluttuazioni della stessa e verificando preliminarmente la corretta ubicazione dei pozzi spia attraverso – conclude Moscariello – un’accurata indagine idrogeologica dell’area”.
Psc/Sar
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