Rifiuti/Emergenza a Palermo, Amia di nuovo in stato d’agitazione

Palermo, 26 lug. (TMNews) – Torna critica la situazione dei rifiuti a Palermo, dove i dipendenti dell’Amia, l’azienda che si occupa di raccogliere e gestire la spazzatura, dopo un giorno di tregua, sono tornati a riunirsi in assemblea. L’agitazione, che andrà avanti fino a venerdì, riguarderà tutti i turni di raccolta, ed è stata decisa dai sindacati Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, Ugl e Confsal. Con una nota, i sindacati hanno chiesto scusa ai cittadini “per i disservizi creati,

ma – scrivono – a rischio ci sono 2500 posti di lavoro. Il ripristino delle condizioni di normalità è ancora una volta nelle mani dell’amministrazione comunale che ha già le risorse per l’azienda, risorse che solo per beghe politiche restano chiuse nel cassetto di Palazzo delle Aquile”.
Le proteste sono sorte dopo la mancata concessione, da parte del Comune, di 18 milioni di euro chiesti dai commissari straordinari di Amia per il risanamento dell’azienda. Risorse che eviterebbero il tracollo, così come lo spettro della messa in mobilità di circa 400 dipendenti, già annunciata dai commissari.
Intanto le strade della città, specialmente quelle del centro storico, tornano a riempirsi di cumuli di immondizia, costringendo le auto e gincane tra i rifiuti, e le migliaia di turisti, a visitare i monumenti di Palermo tra i sacchetti di spazzatura. Una situazione difficile che rischia di precipitare in concomitanza con l’innalzamento delle temperature, che rischiano di rendere l’aria irrespirabile.

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