Napoli, 28 set. (Apcom) – Il procuratore capo di Napoli, Giandomenico Lepore, ribadisce che, per il momento, non emerge alcun legame tra la camorra e gli incidenti che si stanno verificando negli ultimi giorni in merito al problema rifiuti.
“Quest’emergenza è iniziata 16 anni fa e ho sempre sostenuto che non è mai finita perché – ha detto a Napoli a margine di un appuntamento alla presenza del ministro dell’Interno Roberto Maroni – si doveva fare la raccolta differenziata con la costruzione dei termovalorizzatori, cosa che non è stata fatta. Ora – ha proseguito – si cerca di trovare l’alibi della camorra per giustificare tante cose. Un fatto che per ora non è emerso, che forse emergerà. Certo – ha proseguito – non tutto quello che alcuni dovevano fare è stato fatto, a cominciare dal Governo”.
Secondo Lepore l’emergenza non si può risolvere con le discariche, ma con gli inceneritori. “Fino ad oggi ho sentito solo parole e non ho visto mettere pietre”, ha commentato il procuratore che ritiene un ennesimo “alibi” anche il commissariamento e i commissari delegati a risolvere l’emergenza rifiuti, dal momento che negli anni passati ce ne sono stati tanti.
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Psc/Ral
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