Napoli, 30 dic. (TMNews) – L’emergenza rifiuti nel Napoletano ha comportato conseguenze e strascichi anche sull’operato delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità. E’ questo il “cruccio” del questore di Napoli, Santi Giuffrè, per il 2010 ormai finito.
Parlando nel corso di un brindisi promosso dall’Unione cronisti e dall’Ordine dei giornalisti della Campania, il questore ha sottolineato come, in quest’anno, siano stati registrati diversi successi, uno tra tutti la cattura del superlatitante Antonio Iovine, ma che “esiste un problema di ordine pubblico” che comporta “un impiego di energie che sono state sottratte alle altre attività”.
“Il costo dell’emergenza influisce sull’ordinarietà – ha spiegato – se siamo impegnati ad amministrare i problemi legati ai rifiuti, salta il resto. Anche una città normale subirebbe dei contraccolpi, figuriamoci Napoli”. Il questore ha sottolineato, infatti, che gli organici “sono sempre gli stessi” aggiungendo: “Se il 90% degli uomini è impegnato per la crisi rifiuti, salta il meccanismo della normalità. E’ stata fatta un’opera emergenziale da parte degli agenti di polizia, ora il punto è passare alla gestione normale delle cose”.
Psc
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