Prato, 16 nov. (Apcom) – Le grandi riforme istituzionali devono
essere condivise, e non scritte a piacimento della singola
maggioranza che si trova a governare: è quanto ha affermato
Gianfranco Fini, presidente della Camera, intervenendo alla
seduta straordinaria del consiglio comunale di Prato. “Sarebbe
certamente un momento difficile, per il nostro Paese – ha
spiegato – quello in cui dovesse affermarsi il principio che, in
una democrazia dell’alternanza, ogni maggioranza modifica a
proprio piacimento quelle che sono le regole del vivere civile,
le regole che devono impegnare tutti gli italiani”. Secondo Fini
infatti “riscrivere le regole deve necessariamente comportare
l’impegno ad una riscrittura che sia quanto più possibile
condivisa, perché le regole riguardano tutti, e le istituzioni
della Repubblica sono le istituzioni di ogni italiano”.
Il presidente della Camera ha quindi sottolineato che “è proprio la nostra Costituzione a indicare con chiarezza le modalità attraverso le quali è possibile modificarla: è certamente possibile farlo avvalendosi di maggioranze ordinarie, ma in quel caso si è sottoposti all’esame dell’unico soggetto che in democrazia è sovrano, il corpo elettorale. L’esperienza recente deve insegnare a tutti che, se vogliamo riforme condivise in grado di gettare solide basi di credibilità delle istituzioni per il prossimo futuro, non ci si deve stancare di cercare il confronto ed evidenziare positivamente quello che può unire, mettendo da parte o in secondo piano tutto quello che può dividere”. In un ambito più ampio, di riforme strutturali, il presidente della Camera ha comunque auspicato un sentimento di condivisione e confronto civile, perché “il Paese non può continuare a dilaniarsi come in una perenne campagna elettorale”.
Tai
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