Arriva in Regione la questione AlpTransit, riguardo soprattutto ai problemi di impatto ambientale e di sicurezza dell’opera ferroviaria, sollevati con una preoccupata lettera dal sindaco di Luino Andrea Pellicini, il quale ha scritto sia al ministro dei Trasporti Graziano Delrio che a quello dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
Missiva spedita anche al governatore della Lombardia Roberto Maroni e agli assessore regionali competenti; di AlpTransit hanno parlato ieri mattina, faccia a faccia al Pirellone, il vicesindaco di Luino Alessandro Casali e lo stesso presidente Maroni. «Facendo seguito alla lettera inviata dal sindaco Pellicini al ministro Delrio ho incontrato il governatore Maroni – riferisce Casali – il quale mi ha dimostrato l’abituale vicinanza alle problematiche del territorio; il presidente ci affiancherà in questa delicata fase relativa ad AlpTrasint».
Il governatore lombardo si è schierato dalla parte del territorio e dei suoi timori riguardo all’impatto che la ferrovia porterà lungo la sponda del lago Maggiore; problemi che non riguardano ovviamente soltanto Luino, ma anche tutti quei paesi attraversati dalla linea ferroviaria che arriva sino a Gallarate, come ad esempio Laveno Mombello, Monvalle e Ispra. «A breve – afferma il vicesindaco di Luino – si terranno degli incontri tra le parti per sviluppare nuove strategie». Vista la grandezza dell’opera che porterà a un aumento considerevole di transiti di treni merci provenienti dal Nord Europa sulla linea in questione, è impensabile che un Comune, anche importante, da solo, possa avere voce in capitolo. «La questione AlpTransit non ha colore politico – osserva Casali – e riguarda tutti i Comuni della nostra sponda lacustre».
Le richieste avanzate dal sindaco di Luino non riguardano soltanto la sua città; Pellicini nella missiva ha parlato di impatto ambientale, di piani di pronto intervento in caso di incidente, di dati certi sul numero di treni merci di passaggio sia di giorno che di notte sulla linea Luino – Sesto Calende – Gallarate, di posizionamento di barriere foniche sulla tratta, di miglioramento del trasporto passeggeri verso Milano, Malpensa e la Svizzera e della realizzazione della “gronda ovest”.
«È fondamentale conoscere se siano già state espletate le procedure di valutazione di impatto ambientale – ha scritto Pellicini nella lettera – in caso contrario, si chiede un intervento urgente a livello nazionale affinché l’inizio dei lavori sulla linea ferroviaria venga differito».