GAZZADA SCHIANNO Dal torrido Caronte al ritmo bollente di uno dei più noti virtuosi della batteria, Tullio De Piscopo, bluesman, cantautore e percussionista, figlio d’arte e portabandiera della più genuina napoletanità.
Oggi, alle 21, l’autore di “Andamento lento”, hit di Sanremo 1988, sarà ospite della stagione “Musica in villa” sotto il portico della settecentesca villa Cagnola, assieme alla sua band, per un concerto che si annuncia godibilissimo e vario.
Un’incursione nel jazz e nel blues dopo le prime serate di taglio più
classico, per un cartellone come sempre eterogeneo, con appuntamenti in grado di divertire fasce diverse di pubblico, peraltro sempre numeroso finora nonostante i capricci del tempo.
Nato a Napoli nel 1946 in una famiglia di musicisti – il padre era percussionista del Teatro San Carlo e nell’orchestra di Giuseppe Anepeta, gloria partenopea – ha incominciato a tredici anni a esibirsi nei locali notturni, nel 1969 è a Torino, batterista allo Swing Club, il più seguito locale jazz del tempo, e dopo due anni entra a far parte del gruppo di Gianni Basso e Oscar Valdambrini, due tra i più grandi jazzisti italiani.
De Piscopo pubblica i primi dischi da solista e come accompagnatore di musicisti internazionali di alto livello, come Gerry Mulligan, Astor Piazzolla – con cui incide “Libertango” – Stéphane Grappelli, Gato Barbieri, ma anche con Mina, Lucio Dalla, Adriano Celentano e Franco Battiato.
Nel 1973 fa parte del celebre Franco Cerri Quintet e nell’81 pubblica con Oscar Rocchi l’album “Metamorphosis”.
Nell’88 la consacrazione con il suo brano più noto, quell'”Andamento lento” con il «ritmo magico e suadente che vibra sottopelle» rimasto in testa alle classifiche discografiche per sette mesi, seguito da un altro successo, “Bello carico”, disco più venduto al Festivalbar.
Artista versatilissimo, De Piscopo non disdegna incursioni nella classica, con personalissime interpretazioni alla batteria di brani tratti da Carmina Burana, dal Requeim di Mozart e di Verdi, nonché collaborazioni con musicisti quali il flautista Roberto Fabbriciani. Recentemente ha ottenuto grande successo il suo disco “Conga milonga”, mentre le sue più celebri performance sono raccolte in un doppio cd dal titolo “Questa è la storia”.
s.bartolini
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